Con ordinanza numero 36, firmata nel pomeriggio dal governatore Marco Marsilio, è arrivato l'atteso via libera alle attività di manutenzione di aree pubbliche e private, compresi orti, vigneti e ortofrutticole in genere.
Nel provvedimento viene specificato che l'attività è consentita "per interventi urgenti, anche finalizzati alla manutenzione e alla prevenzione di danni all'incolumità personale e al patrimonio arboreo naturale, sempre nel rispetto delle misure di comportamento finalizzate al contenimento del contagio da covid-19".
Con lo stesso atto, Marsilio ha chiuso al pubblico i parchi acquatici, gli stabilimenti balnerari e le relative aree di pertinenza; l'accesso è consentito solo al personale impegnato in comprovate attività di manutenzione e vigilanza.
Manutenzione o coltivazione?
L'ordinanza firmata da Marsilio sembrerebbe dare il via libera alla ripresa delle attività di orticoltura tout court, quella che si svolge per hobby, cosa che invece è vietata a livello nazionale per via lockdown (è consentito solo lo svolgimento delle attività produttive agricole).
Ma è veramente così?
A leggere bene la delibera e le precisazioni dell'assessore regionale all'Ambiente Emanuele Imprudente sembra proprio di no. L'ordinanza autorizzerebbe solo determinate attività, quelle di manutenzione. Nel testo del provvedimento, la parola coltivazione non compare.
"Da oggi" scrive Imprudente in una nota "è consentita l'attività di manutenzione di aree pubbliche e private, compresi orti, vigneti e ortofrutticole in genere. Nel provvedimento viene specificato che l'attività è consentita per interventi urgenti, anche finalizzati alla manutenzione e alla prevenzione di danni all'incolumità personale e al patrimonio arboreo naturale, sempre nel rispetto delle misure di comportamento finalizzate al contenimento del contagio da covid-19".