Martedì, 14 Aprile 2020 21:50

Pef A24 e A25, Consiglio di Stato nomina commissario ad acta

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Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso presentato da Strada dei Parchi, società concessionaria delle autostrade A24 e A25, per chiedere che venisse dato seguito alla sentenza con cui, nel luglio 2019, i giudici amministrativi di Palazzo Spada avevano disposto che il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti approvasse il nuovo Piano economico finanziario (Pef) entro il 31 ottobre. Sentenza mai rispettata dal Mit.

I giudici amministrativi hanno nominato un commissario ad acta nella persona del capo dipartimento per il coordinamento amministrativo (Dica) presso la presidenza del consiglio dei ministri, Maria Barillà, che ha – si legge nella sentenza – facoltà di sub delega.

"Accogliamo con estremo favore la sentenza del Consiglio di Stato con cui, preso atto dei ritardi e dell'inerzia che ha caratterizzato in questi anni l'attività del Ministero delle Infrastrutture circa il procedimento di approvazione del nuovo Piano Economico-Finanziario previsto dalla legge 228 del 2012, viene nominato un commissario ad acta" afferma Strada dei Parchi in una nota "Tale sentenza consentirà alla società concessionaria delle autostrade A24 e A25 di avere un interlocutore esecutivo con cui poter finalmente definire un PEF per la messa in sicurezza antisismica delle autostrade, secondo le ultime normative in materia di infrastrutture".

Il nuovo commissario sarà chiamato a dare attuazione al Pef, che prevede la messa in sicurezza antisismica delle due autostrade, considerate due infrastrutture strategiche in caso di calamità naturali. Il progetto, che era previsto già nelle legge di Stabilità del 2012, prevede un investimento di circa 3,1 miliardi di euro, di cui 2 coperti dallo Stato e la restante parte da Sdp, e la calmierazione delle tariffe, il cui aumento dopo le polemiche nei territori, era stato congelato.

 

D'Annuntiis: "Bene la nomina del Commissario, ora il Pef"

"Il Consiglio di Stato, con una sentenza del 20 febbraio scorso, ha certificato l'inerzia del Governo e, al fine di approvare il Pef, ha nominato un commissario ad acta, con l’obiettivo di definire il piano economico-finanziario, previsto dalla legge 228/2012, attraverso cui poter finalmente programmare la messa in sicurezza antisismica delle autostrade, secondo le ultime normative in materia di infrastrutture".

Lo afferma il Sottosegretario alla presidenza della Regione Abruzzo, Umberto D'Annuntiis, che interviene sulla questione che coinvolge le autostrade A/24 e A/25. "Si avvia a conclusione un iter che ha mostrato tutta l'incapacità del governo a gestire la problematica della messa in sicurezza della A/24 e A/25 in un'area a grave rischio sismico. Un iter che ha visto il CIPE, in data 01/08/2019, prendere atto dell'istruttoria predisposta dal MIT in merito all'ipotesi di nuovo Piano Economico Finanziario (PEF) del valore di 3,1 miliardi di euro e della necessità di avviare un piano di convalida di 720 milioni di euro per i lavori più urgenti. Nel mese di ottobre – prosegue D’Annuntiis - il Governo Italiano ha trasmesso ai competenti uffici della Commissione Europea tali decisioni del CIPE, sulle Autostrade A/24 e A/25, e la Commissione Europea ha richiesto, per ben due volte, di chiarire la posizione dell'Italia riguardo alcuni elementi del PEF al fine di poter esprimere il proprio parere. Il Governo Italiano non ha mai risposto e quindi la Commissione Europea, il 22/01/2020, ha comunicato di aver chiuso la procedura amministrativa senza potersi esprimere ribadendo, però, la disponibilità a farlo appena il Governo Italiano lo ritenesse necessario".

Già nel giugno del 2019 - ha ricordato D'Annuntiis - c'era stata una pronuncia del Consiglio di Stato che aveva stabilito l'obbligo per il MIT di giungere all'approvazione del PEF entro il mese di ottobre 2019, "cosa non accaduta e che ha comportato notevoli ritardi nell'esecuzione dei lavori di messa in sicurezza delle nostre due autostrade. Ancora una volta, come in altre situazioni, i contrasti tra le due forze che governano il nostro Paese hanno bloccato le azioni necessarie affinché le nostre autostrade possano essere più sicure e moderne e che ci hanno visto impotenti davanti a chiusure di tratti e restringimenti di corsie. Auspichiamo che a questo punto la procedura si velocizzi e vengano assunte le necessarie determinazioni al fine di recuperare il tempo perso".

Ultima modifica il Mercoledì, 15 Aprile 2020 16:08

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