Martedì, 28 Aprile 2020 20:49

Emergenza covid, Uil Fpl: “Sì al potenziamento degli ospedali ma non abbandonare le aree interne. Subito assunzioni e stabilizzazioni del personale”

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“Sì al potenziamento degli ospedali Covid e della medicina del territorio che in questa emergenza sanitaria potrebbe giocare una partita fondamentale, attraverso un’azione di prevenzione e screening di massa con utilizzo di tamponi e test sierologici. Sono necessari inoltre investimenti immediati sul personale che incrementino la dotazione organica di tutte le figure professionali della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila”.

Lo affermano il segretario provinciale della Uil Fpl Antonio Ginnetti e il responsabile del dipartimento Sanità Uil Fpl Gianfranco Giorgi che rimarcano la necessità, "ormai non più procrastinabile anche alla luce dell’emergenza coronavirus", "di un piano straordinario di assunzioni nella provincia aquilana".

“Senza personale, nuove attrezzature e strumentazioni sanitarie adeguate, le nuove strutture sanitarie non saranno funzionali e resteranno cattedrali nel deserto. In questa fase non si può più pensare a restrizioni e tagli come fatto finora – precisano – E allora è necessaria una rivisitazione della sanità delle zone interne e un eventuale rilancio anche attraverso concorsi, appena possibile, e l’attivazione di nuove procedure di stabilizzazione dei precari, sanitari, tecnici e amministrativi, affinché la sanità della provincia torni ad essere realmente una macchina efficiente e pronta all’urto in caso di un eventuale ritorno di una nuova ondata epidemica in autunno, come qualche esperto ha previsto. In quest’ottica è quantomai necessario inoltre garantire la sicurezza del personale sanitario con forniture continue di dispositivi di protezione individuale”.

Sulla realizzazione del nuovo ospedale Covid a Pescara, Ginnetti e Giorgi sottolineano: “Bene che si faccia, ma anche nella Asl aquilana si deve lavorare con la stessa celerità nel dare risposte ai cittadini e ai lavoratori e non continuare a temporeggiare come si è fatto negli ultimi anni. L’edificio del delta medico, ad esempio, è diventato una vera vergogna. Dopo 11 anni, infatti, attende ancora di essere ultimato, così come per la centrale del 118 di cui si continua a parlare, nonostante sia tutto pronto da tempo per l’avvio, anche i fondi necessari. Chiediamo allora pari velocità di azione per la sanità delle aree interne, così come si sta facendo sulla costa dove il virus ha colpito maggiormente. In un momento così difficile è un dovere cogliere l’occasione per migliorare la sanità della provincia aquilana, anche per non disperdere tutte le professionalità acquisite, soprattutto tra i precari che rischiamo di perdere, attratti dalle nuove assunzioni che si stanno facendo nel nord Italia”.

Ginnetti e Giorgi sottolineano infine che a breve inizierà la programmazione delle ferie estive che si sommerà ai tanti pensionamenti che pure continuano a privare gli ospedali di personale data l’età media elevata dei dipendenti. “Si tratta di medici, personale del comparto e amministrativi che non andranno in villeggiatura, ma che dovranno necessariamente riposare dopo il superlavoro di questi mesi – concludono – Pertanto alla luce di quanto detto, è bene pensare a un potenziamento dell’organico che diventi poi strutturale. Basta con i tagli e basta parlare. Si lavori per ridare forza agli ospedali e ai servizi territoriali erogati”.

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