Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl e Sla-Cisal hanno dichiarato lo stato di agitazione dei lavoratori della società Strada dei Parchi per protestare contro la decisione dell'azienda di continuare a ricorrere alla cassa integrazione per altre 5 settimane. Secondo i sindacati, la misura, se appariva giustificata all'inizio dell'emergenza, non avrebbe più ragion d'essere considerando i volumi di traffico in ripresa sull'autostrada.
La nota congiunta dei sindacati
"Non c’è mai fine al peggio. Certo in Strada dei Parchi siamo abituati allo spregio delle regole, allo sfregio delle norme contrattuali ed addirittura degli indirizzi del ministero concedente".
"Oggi nel pieno della più grave e drammatica emergenza nazionale, dopo essersi costruiti una nuova finta verginità offrendo un sostegno economico ai lavoratori in Cigo, oggi tornano a mostrare ancora una volta il loro vero volto. Guardandolo da lontano potrebbe sembrare Il volto del predatore. Il volto di coloro che pensano che l’emergenza sanitaria ed economica del paese, come per gli sciacalli del terremoto aquilano, possa e debba essere l’occasione per usurpare risorse pubbliche e contemporaneamente abbassare i livelli di qualità del servizio e quindi della forza lavoro necessaria per la gestione dell’infrastruttura".
"Come se il Paese non fosse fortunatamente avviato con fatica a preparare il sospirato rilancio. Approfittando dell’occasione, offerta dal decreto Rilancio pur con traffico in veloce ripresa, si apprestano ancora una volta ad attingere alle risorse pubbliche. Risorse certo necessarie per le aziende impossibilitate a riprendere il lavoro. Pur contrari alla misura, siamo stati ad affrontare l’esame congiunto per nuove ulteriori 5 settimane di cassa integrazione, necessaria all’inizio dell’emergenza, oggi a nostro avviso no".
"Nonostante la contrarietà ad una misura, da subito sembrata pretestuosa, abbiamo approcciato l’esame congiunto senza poterlo svolgere per davvero".
"Nessuna informazione di dettaglio su quali attività si riducono, indiscrezioni tante su come si intende stravolgere il contratto di lavoro, esame congiunto inteso come mera formalità, il tutto giustificato dall’offerta di integrazione salariale peraltro non per intero".
"Noi non abbiamo e non potevamo condividere. Noi non possiamo far finta di non vedere lo scempio che ci si appresta a mettere in campo. Turni di lavoro mutati unilateralmente al di là di ogni flessibilità contrattualmente disponibile, servizio viabilità ridotto a guardiani dei beni aziendali e impossibilitati quindi a svolgere i servizi d’istituto, desertificazione delle stazioni autostradali e serio rischio per gli utenti della rete".
"Non abbiamo potuto e voluto condividere. Non tutto ha un prezzo. Le lavoratrici e i lavoratori di Strada dei Parchi saranno chiamati a ulteriori sacrifici ma non siamo disposti a santificare un verbale di esame congiunto che non garantisce le modalità di ritorno alla normale gestione del servizio".
"Le scriventi organizzazioni sindacali proclamano pertanto lo stato di agitazione del personale riservandosi di mettere in campo le opportune forme di mobilitazione".