Un'area di sosta per gli autobus, un parcheggio, gabinetti pubblici più altre opere finalizzate a migliorare la viabilità locale.
Sono gli interventi previsti dal progetto di sviluppo turistico per S. Pietro della Jenca (il piccolo borgo del Gran Sasso dove si trova il santuario di Giovanni Paolo II), che la giunta comunale ha approvato la scorsa settimana.
Si tratta di una serie di lavori che dovrebbero apportare dei miglioramenti soprattutto a livello infrastrutturale, mediante la dotazione di parcheggi pubblici per auto e bus e il consolidamento delle strade già esistenti. Lo scopo è quello di rendere la chiesa e il vicino borgo più facilmente fruibili da turisti e pellegrini.
Per ottenere il via libera definitivo, la deliberazione dovrà essere discussa prima in commissione e quindi in consiglio comunale, anche perché il progetto prevede delle varianti urbanistiche che, per forza di cose, non potranno che essere votate dall'assise civica.
Parte dei terreni sui quali verranno effettuati i parcheggi, infatti, appartengono al demanio comunale di uso civico, destinazione che dovrà essere cambiata tramite, appunto, l'adozione di una variante al Prg. I servizi igienici, invece, verranno realizzati su un'area che si trova un po' più defilata rispetto alla chiesa (vicino la fontana) e che è stata appena sclassificata. Tuttavia la sdemanializzazione dei terreni adiacenti al santuario di papa Wojtyla secondo alcuni potrebbe essere il viatico per la realizzazione di opere di ben altro impatto. Un'associazione di imprese, infatti, avrebbe già presentato un project financing per la costruzione di una struttura ricettiva da 3 milioni di euro.
Il costo complessivo delle opere (parcheggi e servizi igienici) è di 490 mila euro; soldi che, si legge nel verbale della delibera, saranno reperiti sul bilancio 2014 attraverso "l'accorpamento e la devoluzione di quote di mutui contratti con la Cassa Depositi e Prestiti".
"L'ambito territoriale in cui è localizzata l'opera" si legge sempre nel documento "è compreso nel perimetro del Parco Nazionale del Gran Sasso - Monti Della Laga e, pertanto, sottoposto a un regime di tutela ambientale e paesaggistica". Sul progetto preliminare si è espressa con un parere favorevole la Soprintendenza, anche se ulteriori valutazioni saranno presentate alla presentazione del progetto esecutivo.