Martedì, 15 Aprile 2014 11:01

Pettino: tentano furto in un cantiere, fermati due uomini. Caccia a un terzo complice

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Stavano depredando il cantiere di un palazzo in fase di ricostruzione, dal quale avevano già portato via materiale idraulico, rubinetteria, sanitari e arredi da bagno del valore di una decina di migliaia di euro. Un abitante della zona, però, insospettito dai rumori e dai bagliori delle torce usate dai malviventi per farsi luce, li ha scoperti e ha chiamato la polizia, che è intervenuta riuscendo a sventare il furto.

Il fatto è accaduto ieri notte intorno all'una nel quartiere di Pettino, tra via Gozzano e via Caduti Traforo Gran Sasso, vicino la centrale dell'Enel, a due passi dall'ospedale S. Salvatore.

La circostanza particolare è che loro, i ladri, avevano portato parte della refurtiva nel box auto di un condominio situato a poche decine di metri dal cantiere che stavano svaligiando. Il garage è risultato essere di proprietà della sorella di uno degli arrestati. Costoro sono stati intercettati dalle volanti della squadra mobile dell'Aquila proprio mentre stavano uscendo dal palazzo nel quale avevano portato la merce rubata.

Trovandosi davanti gli agenti, i malviventi - un italiano e due rumeni,  tutti e tre residenti a Chieti - hanno provato a scappare dandosi a una fuga attraverso il tetto del condominio. Due di loro, tra cui l'italiano (A.T. di 32 anni, incensurato), sono stati subito bloccati; il terzo, invece, è riuscito a dileguarsi calandosi funambolicamente dalle grondaie ma è stato comunque identificato.

Oltre che nel garage, parte del bottino è stata ritrovata anche all'interno dell'auto usata dalla banda per compiere la rapina. Il veicolo è stato posto sotto sequestro. 

Il fatto che i ladri siano originari di Chieti ha portato Enrico Rendesi, dirigente della Squadra Volanti della questura, a parlare di "pendolarismo criminale", un problema, a quanto pare, sempre più diffuso nel comprensorio aquilano.

La strada in cui è avvenuto il tentato furto si trova in una zona di Pettino nella quale, accanto a case e a edifici ristrutturati, ci sono ancora decine di palazzi inagibili in fase di riparazione. E malgrado sia una zona tornata ad essere densamente popolata, i residenti lamentano l'assenza di illuminazione pubblica e di altri servizi: "Di notte qui è tutto buio" ha raccontato a NewsTown un abitante "Non c'è un lampione né una luce. I costruttori e le ditte che hanno edificato avrebbero dovuto provvedere già anni fa a eseguire le opere di urbanizzazione previste dalle convenzioni firmate con il Comune dell'Aquila ma nessuno di loro le ha mai rispettate".

 

Ultima modifica il Martedì, 15 Aprile 2014 13:47

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