Questa mattina, dopo cinque anni di sedi provvisorie e continui trasferimenti, il Liceo classico, il Liceo linguistico, il Liceo delle scienze umane e il Liceo economico-sociale del Convitto nazionale “D.Cotugno” con licei annessi sono rientrati nella sede principale di Pettino, all'Aquila.
Con l'occasione, la dirigente scolastica, Serenella Ottaviano e i rappresentanti di Istituto hanno tagliato il nastro nel corso di un'assemblea d'istituto durante la quale è stato proiettato anche un video che ha raccontato, attraverso le immagini, gli ultimi anni del Cotugno e le vicende che hanno caratterizzato il cosiddetto “spezzatino”, con la scuola divisa in più sedi distanti tra loro.
“Attendevamo da tempo questo momento, che per noi studenti e studentesse rappresenta un traguardo importante”, affermano Camilla Spezza, Alessandra Carosi, Federico Mastropietro e Ivan Chiocci, rappresentanti di Istituto del Cotugno e Benedetta Mastrovecchio ed Edoardo Cimino, rappresentanti di Consulta, “dopo cinque anni di attese, promesse, spostamenti e innumerevoli difficoltà logistiche, finalmente il Cotugno è tornato a casa. In questi anni abbiamo affrontato enormi disagi che solo chi ha vissuto un'esperienza simile può comprendere o immaginare. Ma la manifestazione odierna non è stata improntata sulle polemiche o sul vittimismo spicciolo: abbiamo solo voluto lanciare un messaggio positivo e farci un grande applauso perché siamo stati all'altezza della situazione, senza mai scoraggiarci, continuando a raggiungere ottimi risultati dal punto di vista didattico. Questo”, proseguono i rappresentanti del Cotugno, “grazie anche alla disponibilità, alla professionalità e alla presenza costante della dirigente scolastica, Serenella Ottaviano, alla vice preside Grazia Di Lorito, alla dsga Alfonsina Di Battista, al corpo docente e al personale tutto. Con la determinazione, la dignità e il rispetto che da sempre ci contraddistinguono abbiamo portato avanti la battaglia per la riunificazione del Cotugno, non solo come sede didattica, ma come luogo di socializzazione e di crescita comune, che si concretizza nell'incontro quotidiano tra studenti e nelle relazioni interpersonali. Abbiamo raggiunto un risultato concreto che per noi e per le generazioni future simboleggia un punto fermo nella storia della nostra scuola e l'inizio di un nuovo cammino”.