Venerdì, 05 Giugno 2020 20:31

Parco Gran Sasso: uso dei pascoli montani, raffica di multe dei Carabinieri-Forestali

di 

Raffica di controlli dei Carabinieri-Forestali del reparto Parco nazionale Gran Sasso e Monti della Laga nell’ambito di attività di polizia veterinaria e di controllo sull’utilizzo dei pascoli montani nell’area aquilana della riserva naturale.

Gli agenti hanno comminato multe e sanzioni amministrative per circa 20 mila euro, denunciando anche diversi allevatori all’autorità giudiziaria.

“Gli accertamenti e le contestazioni” si legge in una nota dei Carabinieri “hanno riguardato diversi aspetti connessi al pascolo, agli allevamenti e al bestiame (bovino, equino e ovino), riscontrando violazioni di diverse normative comunitarie, nazionali e regionali”.

“Oltre a contestare il pascolo abusivo e l’omessa guardiania di animali al pascolo, è stata registrata anche questo anno l’introduzione di animali al pascolo in quota in periodo non consentito. Dal mondo degli allevatori si è anche esercitata una forte pressione per un anticipo della monticazione stagionale presso le strutture regionali cui compete questa autorizzazione. Pur comprendendo il problema del reperimento del foraggio (anche a causa della situazione sanitaria nazionale generata dal Covid-19), si deve evidenziare che un anticipo della monticazione e del pascolamento alle quote montane più elevate, pone una seria ipoteca sulle capacità di carico dei pascoli e sulla possibilità di permanenza in quota del bestiame nel periodo estivo”.

“L’andamento stagionale con scarse precipitazioni autunno-invernali e primaverili unitamente alle basse temperature notturne che si sono avute il mese scorso, hanno causato un arresto nello sviluppo dell’erba e perdurando l’attuale situazione di scarsa piovosità, si assisterà a una carenza idrica generalizzata sui territori montani e collinari, con una ridotta produzione foraggera”.

“Particolarmente complessa l’attività di intervento dei carabinieri forestali delle Stazioni Carabinieri “Parco” di Assergi, Arischia e Campotosto in materia di polizia veterinaria equina, svolta in diverse località del Comune dell’Aquila congiuntamente al servizio veterinario della Asl e che ha condotto alla necessità di porre sotto sequestro amministrativo diversi cavalli, particolarmente diffidenti e difficilmente avvicinabili in considerazione dell’abitudine di vivere allo stato brado e selvatico. Gli animali catturati sono risultati privi di microchip e non in regola con gli obblighi di identificazione e gestione dell’anagrafe equina, in violazione delle normative europee e nazionali, anche in relazione agli obblighi di legge connessi all’anemia infettiva degli equini, nonché in violazione della disciplina della loro riproduzione con monta girovaga degli stalloni”.

Articoli correlati (da tag)

Chiudi