Giovedì, 01 Dicembre 2022 12:03

Bocciata dalla Consulta la riduzione del Parco Velino Sirente, ci riprovano con il Gran Sasso

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Guardando la foto allegata al comunicato, verrebbe da sorridere, due senatori della Republica Italiana e il sottosegretario all'ambiente, che guardano, sornioni, un foglio  dentro una cartellina.

Magari fosse solo così. Sono le mani poggiate sul tavolo di noce che preoccupano, saranno presto utilizzate per provare a ridurre le zone d'interesse comunitario sul Gran Sasso, nonostante la sentenza, fresca d'inchiostro, della Corte Costituzionale, che ha bocciato la legge regionale di riduzione del territorio del Parco Velino Siente. Sarà una promessa elettorale mantenuta? Lo vedremo nel Consiglio Comunale della città, quando inizieranno i balletti nella composizione e scomposizione dei gruppi.

Ecco la nota, integrale, dei due senatori di Fratelli d'Italia.

"È opportuno rivedere il perimetro delle zone di massima tutela ambientale del Gran Sasso, escludendo dai Siti d’interesse comunitario (Sic) e dalle Zone di Protezione Speciale (Zps) le aree fortemente antropizzate. Una questione di cui si dibatte da tempo e sulla quale oggi si apre finalmente una interlocuzione con il governo, il quale dovrà naturalmente farsene portavoce in sede europea”. Lo affermano i senatori di Fratelli d’Italia Guido Liris ed Etelwardo Sigismondi, eletti in Abruzzo, che hanno incontrato il sottosegretario all’Ambiente Claudio Barbaro, al quale hanno anche sottoposto una nota del presidente della Regione Marco Marsilio indirizzata al Ministero. “Abbiamo verificato insieme la possibilità di fare istanza al Ministero per riperimetrare i Sic e le Zps con la possibilità di tirare fuori dall’area di massima tutela la stazione sciistica di Campo Imperatore. Si tratta del frutto di un lavoro lungo e complesso che stiamo seguendo da tempo”, rilevano Liris e Sigismondi, “e rappresenta anche un po’ la naturale evoluzione delle battaglie fatte dall’associazione Save Gran Sasso che, è bene ricordare, sull’argomento ha raccolto in passato ben 11mila firme”. “Abbiamo sempre sostenuto le posizioni di chi ritiene sia doveroso far conciliare la tutela dell’ambiente con lo sviluppo socio-economico”, aggiungono i senatori, “come d’altra parte avviene in molte altre aree neppure troppo lontane da noi. Il lavoro fatto negli anni da Luigi Faccia, oggi consigliere comunale dell’Aquila proprio con delega alla Montagna, trova finalmente un canale istituzionale che sentiamo di avere l’onere e l’onore di rappresentare. Senza integralismi, saremo portavoci delle istanze di un territorio che chiede sì di difendere lo straordinario patrimonio naturalistico di cui gode, ma dall’altro di poter legittimamente ambire ad un agognato sviluppo che possa far stare bene le attuali ma soprattutto le future generazioni”.

Ultima modifica il Giovedì, 01 Dicembre 2022 16:04

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