Da giorni i carabinieri del NOE di Pescara, con un importante spiegamento di uomini e mezzi, stanno passando al setaccio gli impianti e la sede del Cogesa, l’azienda che si occupa dello smaltimento e del riciclaggio dei rifiuti per conto di 61 comuni dell’aquilano e della val pescara.
Al momento, è stata sequestrata una porzione del centro raccolta dei rifiuti ingombranti di Sulmona: stando agli inquirenti, mancherebbero le autorizzazioni del Comune a costruire. Una violazione già contestata all’amministratore unico della società, Enzo Margiotta, iscritto nel registro degli indagati.
Si tratta della seconda inchiesta sulla gestione del Cogesa nel giro di pochi mesi: la prima, sollecitata da alcuni sindaci dei comuni serviti, riguardava il presunto falso verbale redatto a conclusione di una seduta del comitato di controllo analogo, una vicenda che si è conclusa in febbraio con la piena assoluzione degli indagati, l’assessore alle partecipate del Comune di Sulmona, Stefano Mariani, e la segretaria che aveva messo a verbale gli atti della seduta, Vincenza Santarelli, dipendente del Cogesa.
Questo secondo filone d’indagine arriva alla vigilia del rinnovo, per altri 3 anni, dell’incarico a Margiotta, già deciso dalla maggioranza degli amministratori serviti dalla società e che dovrà essere formalizzato nei prossimi giorni dall’assemblea dei soci.