“Post fata, resurgo”. Inizia ufficialmente oggi la rinascita dell’ex Rettorato di viale Crucioli a Teramo, che diventerà nei prossimi anni la nuova residenza universitaria della città.
È stato infatti illustrato il progetto esecutivo di restauro dei due edifici e annunciato l’avvio del cantiere che prevede, per il primo edificio, la demolizione delle parti che sono state aggiunte negli anni ’80 e ’90 in modo da ripristinare la struttura originaria degli anni ’30; si tratta infatti di un restauro filologico che ha come obiettivo principale il recupero e la conservazione delle caratteristiche originarie del complesso, per via del vincolo storico-artistico che ha l’intera struttura, ma che comunque permetterà, grazie all’impiego delle nuove tecnologie, di ottenere un miglioramento sismico ed energetico.
L’accessibilità universale è un altro dei caposaldi su cui è stato costruito il progetto, a partire dall’ingresso, con percorso unico accessibile a tutti. Una struttura smart, quindi, che in nome della sostenibilità ambientale avrà quasi il 70% di aree verdi e pavimentazioni drenanti.
Inoltre, il connubio tra storia e modernità sarà ancora più visibile nel secondo edifico, col progetto che prevede l’affiancamento di una nuova struttura alle spalle di quella esistente, dove saranno realizzate le camere 'smart' per gli studenti, alle quali gli utenti potranno accedere tramite badge con la possibilità di controllare il sistema di illuminazione e di climatizzazione da remoto con l’utlizzo di un’app per smartphone.
Si tratta di un progetto ambizioso, voluto fortemente dall’ADSU di Teramo, che punta non solo ad offrire un nuovo servizio agli studenti, ma anche a diventare un motore per la rinascita sociale ed economica della città, vista anche la location strategica in cui si trova, che pone al centro gli studenti.
All’evento hanno partecipato oltre al presidente dell'Adsu Vincenzo Di Giacinto, al direttore Antonio Sorgi e al presidente uscente Paolo Berardinelli, che nei suoi cinque anni di presidenza ha accompagnato il progetto in tutte le sue fasi, il presidente della Regione Marco Marsilio e l’assessore regionale Piero Fioretti. A sottolineare l’importanza dell’opera per l’intera comunità teramana, sono intervenuti inoltre il Magnifico Rettore dell’Università Dino Mastrocola, il sindaco Gianguido D’Alberto, il presidente della Provincia Diego Di Bonaventura, il neo Direttore generale della ASL Maurizio Di Giosia e S.E. Mons. Lorenzo Leuzzi, Vescovo della Diocesi di Teramo-Atri.