Un numero verde dedicato al mondo del carcere, ai disagi dei detenuti e dei familiari,con l'obiettivo di offire supporto a chi la pena l'ha già scontata e spesso si ritrova a vivere in condizioni di estrema difficoltà, senza casa e lavoro. Si chiama "Oltre il carcere" ed è l'iniziativa realizzata dall'Isola Solidale in collaborazione con il garante dei detenuti della Regione Abruzzo e con la presidenza del Consiglio regionale.
Il numero verde totalmente gratuito (800-938080) sarà attivo a partire dalla prossima settimana, dal lunedì al sabato dalle 9 alle 18, e si avvarrà della rete solidale presente nella regione, in particolare dell'associazione Roccaraso Futura grazie alla quale l'Isola solidale ha attivato la sua seconda sede dopo quella principale di Roma. Le richieste di aiuto saranno prese in carico da un team di volontari altamente qualificati e formati nell'ambito del progetto.
A presentare l'inziativa con il consigliere Segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale Sabrina Bocchino, il Garante dei Detenuti della Regione Abruzzo, Gianmarco Cifaldi, il presidente dell'Isola Solidale Alessandro Pinna e il presidente dell'associazione "Roccaraso Futura" Alessandro Amicone.
Per Cifaldi l’attivazione di questo servizio rappresenta "un momento di crescita per la nostra Regione. Il numero verde - ha specificato - offrirà servizi all’interno del carcere andando a semplificare tutta una serie di passaggi burocratici che il detenuto doveva sopportare per dialogare all’esterno. Adesso attraverso un link veloce i detenuti si potranno collegare con l’Ufficio del Garante regionale, dove troveranno persone giovani e competenti a sostenerli. Un servizio – ha sottolineato il Garante dei detenuti – teso ad allargare le tutele anche alla familiarità del detenuto: un segnale di ulteriore apertura al mondo della detenzione".
L'Isola Solidale, presente nella Capitale con una struttura di 40 posti che ospita persone condannate agli arresti domiciliari, in permesso premio o che, giunte a fine pena, si ritrovano prive di riferimenti familiari e in stato di difficoltà economica, ha deciso di attivare questo ulteriore servizio durante il lockdown, quando sono emerse in tutta la loro evidenza le innumerevoli criticità degli istituti di pena e le difficoltà patite dai detenuti.
"Durante il lockdown molti dei detenuti fatti uscire per motivi di saluti si sono trovati spaesati, senza riferimenti, senza aiuti nè soldi - ha spiegato Pinna - molti di loro hano impiegato mesi per avere effettiva disponibilità del conto corrente, e spesso parliamo di poche centinaia di euro. In quei giorni ci siamo confrontati con una condizione sociale ed economica disastrosa. Abbiamo quindi avviato anche un'attività di sostegno alimentare, economico e psicologico che verrà messa a regime con l'entrata in funzione del nostro numero verde, un'iniziativa resa possibile soprattutto grazie all'aiuto delle persone ristrette ospitate nella struttura".
"Questo servizio - ha affermato Alessandro Amicone - rappresenta un concreto e indispensabile aiuto per le persone che si trovano in questo periodo ancora di più in difficoltà. L'emergenza sanitaria ha stravolto le nostre vite e per chi esce da una situazione detentiva, già privo di punti di riferimento e spesso senza nessun familiare né una casa, sapere che c'è chi può aiutarli e orientarli significa spesso una salvezza. Con l'Isola Solidale stiamo portando avanti bellissimi progetti di assistenza e li ringrazio per il grande lavoro che fanno ogni giorno per contenere il disagio e prevenire con ogni mezzo anche l'eventuale rischio di recidiva".