Sabato, 25 Luglio 2020 17:37

Boccia: "Combattiamo spopolamento aree interne con sanità, scuola, trasporti"

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"I servizi sono il cuore delle aree di montagna e vanno garantiti ovunque per ridurre lo spopolamento e per frenare gli effetti negativi dei cambiamenti climatici".

Con queste parole il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, ha chiuso la due giorni di lavori degli Stati generali della montagna a Roccaraso.

Oggi - ha sottolineato Boccia - "il Parlamento ha l'occasione di definire, dopo 20 anni, i livelli essenziali delle prestazioni su sanità, organizzazione della scuola, trasporto pubblico locale, assistenza. I Lep su queste 4 materie vanno sganciati dalle materie che si possono decentrare velocemente sul piano amministrativo con il disegno di legge quadro sull'autonomia differenziata; vanno definiti i livelli dei servizi una volta per tutte in maniera chiara e trasparente e lo Stato poi pagherà, come è giusto che sia, il conto nei confronti delle aree più deboli".

Il Recovery Fund ci mette a disposizione risorse che devono ridurre le diseguaglianze, "tocca a noi decidere da dove partire con le infrastrutture, con la banda ultralarga, con gli investimenti: le aree interne, le aree di montagna, le valli, le aree a rischio spopolamento al nord come al sud sono la priorità; così come tutto il mezzogiorno rispetto alle aree più sviluppate".

Sulle materie non Lep - ha proseguito Boccia - "andremo invece avanti, celermente, con il decentramento amministrativo. Linee guida chiare da parte dello Stato e autonomia a Regioni e sindaci; io mi fido di voi, siete autorevoli articolazioni dello Stato e meritate la massima fiducia, questa è la leale collaborazione che ci ricorda la nostra Costituzione".

Boccia ha dunque aggiunto: "L’emergenza Covid-19 ha portato nei piccoli comuni una digitalizzazione forzata in tempi brevissimi. Le attività cardine dei piccoli comuni come farmacie, scuole, poste ed uffici amministrativi hanno dovuto fare uno sforzo incredibile nell’utilizzo di strumenti digitali senza una connettività veloce come succede nelle grande città. L’accesso alla telemedicina, ad esempio, è la dimostrazione come anche il diritto alla salute è strettamente legato allo sviluppo digitale del paese". In questo senso, il Governo con la ministra Pisano sta provando a colmare ritardi endemici: "Abbiamo il dovere di completare in tempi brevi e certi il piano di copertura nazionale con la banda larga garantendo l’accesso veloce alla rete soprattutto ai comuni logisticamente svantaggiati. Le aziende, soprattutto pubbliche, devono avere ben chiaro che gli investimenti nel territorio sono fondamentali per superare le diseguaglianze, devono pensare un po’ di più all'impatto sociale dei loro investimenti e alla crescita sociale del territorio. Da questo punto di vista l’esperienza di Poste Italiane nei borghi e nei piccoli comuni è un’esperienza modello". 

Ultima modifica il Domenica, 26 Luglio 2020 14:36

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