Venerdì, 31 Luglio 2020 14:29

L'Aquila, divampa un altro incendio tra Cansatessa e Pettino. Attivato il Centro operativo comunale. Carabinieri forestali: "Atto doloso, un disegno criminale"

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I Carabinieri Forestali hanno individuato la zona di innesco dell'incendio di Monte Omo di Arischia escludendo categoricamente una causa accidentale o di autocombustione; l'incendio, a loro dire, è assolutamente doloso e la concomitanza di innesco con l'incendio di Cansatessa lascia presagire lo stesso disegno criminale.

In serata, Regione Abruzzo ha diffuso una nota mettendo nero su bianco ciò che si era già capito dalle prime ore del pomeriggio, allorquando, dopo il vastissimo incendio che si era sviluppato ieri a qualche km dalla frazione di Arischia, un altro rogo è divampato su Monte Cozza, sopra l'abitato di Cansatessa, nella periferia ovest della città. 

Uno stesso disegno criminoso sarebbe dietro gli incendi che stanno devastanto ettari di territorio intorno alla città dell'Aquila. E non è un caso che, sotto controllo il rogo di Arischia, le fiamme siano ripartite in concomitanza con l'innesco di un altro fronte che ha minacciato l'abitato di Cansatessa. 

Tanto che i canadair e l'elicottero con il cestello sono entrati in azione quasi un'ora dopo lo svilupparsi dell'incendio. Sul posto sono prontamente intervenuti unità dei vigili del fuoco, della Protezione Civile, dei carabinieri-forestali e dell'esercito (9° reggimento alpini) che hanno avuto difficoltà a raggiungere il fronte del fuoco spinto dal vento, col passare delle ore, sulla costa in alto della montagna, per fortuna lontano dalle abitazioni. 

AGGIORNAMENTO ORE 19:30 - ATTIVATO IL COC

"È stato attivato il Coc, Centro operativo comunale, con le funzioni di assistenza alla popolazione, censimento, volontariato e mezzi e materiali. Ho assunto questa decisione alla luce della complessa situazione creatasi a seguito degli incendi che interessano la frazione di Arischia e l'area di Cansatessa".

A darne notizia è il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi.

"Il personale e i mezzi che verranno mobilitati si aggiungeranno a quelli che attualmente sono già impegnati sul campo da oltre 24 ore ovvero sette canadair, due elicotteri, quasi centocinquanta unità tra Vigili del Fuoco e Protezione civile, 35 uomini del IX reggimento Alpini con assetti altamente specializzati per la gestione delle operazioni antincendio boschivo. Presente anche personale del Comune dell'Aquila che sta collaborando alla realizzazione di linee tagliafuoco. Il mio ringraziamento va a quanti stanno lavorando senza sosta per fronteggiare questa emergenza. Mi appello al senso di responsabilità dei cittadini, invitandoli a non improvvisarsi in azioni, comprensibili dal punto di vista emotivo, che rischiano di mettere in pericolo la loro incolumità e quella dei soccorritori", conclude il sindaco.

Il quadro della situazione

Ecco il quadro della situazione fatto dal dirigente regionale del servizio Emergenza della Protezione civile, Silvio Liberatore: "L'incendio è ancora attivo ma è sotto controllo. Continueremo con i lanci dei mezzi aerei fino alle 20:30, per poi sospendere e riprendere domani mattina all'alba. A terra sono stati puliti dei sentieri e aperti dei passaggi per consentire il transito dei mezzi di soccorso e spegnimento. Per ora l'incendio non sta minacciando le abitazioni".

"In campo, a pieno regime" si legge in una nota della Regione "sono stati impiegati 3 elicotteri tra cui quello regionale, 5 canadair, un Erickson e circa 80 uomini tra volontari, vigili del fuoco, carabinieri forestali; il forte vento ha sicuramente  contribuito al propagarsi delle fiamme che in alcuni momenti hanno raggiunto altezze impressionanti. Il presidente della regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha effettuato un sopralluogo nelle zone interessate constatando il danno inestimabile subito dal patrimonio boschivo.  "Invito tutti i cittadini che hanno notizie o hanno visto qualcosa di sospetto - ha detto Marsilio - a comunicare, anche in forma anonima, alle forze dell'ordine qualsivoglia informazione utile all'individuazione di chi, sciaguratamente, sta mandando in fumo ettari di bosco, patrimonio di tutti.  I Carabinieri Forestali presenti sul posto, hanno individuato la zona di innesco dell'incendio di Monte Omo di Arischia escludendo  categoricamente una causa accidentale o di autocombustione; l'incendio, a loro dire, è assolutamente doloso e la concomitanza di innesco con l'incendio di Cansatessa lascia presagire lo stesso disegno criminale".

2020 - 07 - 31 . 4 .

Ultima modifica il Venerdì, 31 Luglio 2020 21:44

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