Martedì, 04 Agosto 2020 13:50

Proposta di modifica legge urbanistica, Italia Nostra e Wwf Abruzzo: "No alla cementificazione e alla distruzione del paesaggio"

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"Non poteva mancare, sotto il grande ombrello della crisi generata dal Covid - 19, il silenzioso attacco al territorio e la predisposizione di uno strumento (di cui si annuncia la rapidissima approvazione in Consiglio Regionale) per comprometterlo ulteriormente. Invece di cercare  la risposta alla crisi  socio-economica nel  risanamento dei centri abitati della regione e  nella valorizzazione dei suoi paesaggi (anche come occasioni di lavoro qualificato) si procede ad una ulteriore Deregulation, alla distruzione degli argini che impediscono il definitivo disordine urbano. Poi, faremo una disciplina organica annunciano; intanto predispongono leggi per comprometterne  ogni effetto benefico".

Italia Nostra Abruzzo si scaglia contro proposta di legge 135/2020 presentata dai consiglieri regionali Bocchino, Quaresimale, Sospiri, Santangelo, Testa, Quaglieri e Campitelli, che va a modificare pesantemente la legge urbanistica regionale 18/1983 in maniera permanente. Passata alla in commissione regionale la scorsa settimana, la proposta approderà in consiglio regionale mercoledì prossimo

"Secondo il Disegno di legge - spiega Italia Nostra - i Piani regolatori si varieranno quando si vuole, con semplice approvazione della Giunta comunale; nemmeno più il Consiglio (caduti i controlli delle Provincie ) potrà impedire gli aggiustamenti caso per caso, richiesta per richiesta. La frase magica è Rigenerazione urbana, che ormai è sinonimo di demolizione e ricostruzione; basta invocarla e si ottiene semaforo verde".

"Si parla sempre di turismo come uno dei motori di sviluppo per l’Abruzzo - aggiunge Italia Nostra - ma ora tutti gli alberghi potranno cambiare destinazione, depauperando così il patrimonio di ospitalità che andrebbe invece sostenuto. Gli strumenti attuativi previsti dai PRG sono visti come  grandi ostacoli e si trova modo di sostituirli con convenzioni dirette (sul modello del complesso sul litorale sud di Pescara, quello che chiudeva la vista del mare e che si è riuscito a bloccare, oggi divenuto modello per il legislatore)".

"Ma, cari amministratori comunali, non è compito vostro redigere quei Piani Particolareggiati? Se li approntaste, tutto sarebbe ancora più snello, senza demolire il vostro stesso potere pianificatorio".

In base all’articolo 12, prosegue l'associazione, sulla base "di progetti con valenza economica (e quali non ne hanno?) si possono utilizzare gli immobili per usi diversi da quelli consentiti, senza titolo edilizio. Cioè ognuno può farci quel che gli pare per due anni. Non solo: questo sarà possibile anche per gli edifici pubblici che verranno concessi ai privati. Ma come, tutto ciò solo per due anni? Niente paura, ci sarà la successiva variante urbanistica a sanatoria".

"La legge è davvero subdola - evidenzia Italia Nostra - ed infila delle corsie privilegiate per la speculazione, ammantandole da emergenza post-virus e risposta alla crisi economica. Ormai le parole a favore dell’ambiente e della qualità urbana si sentono solo nei convegni; salvo approntare gli strumenti per il loro contrario".

"La risposta alla crisi sta nella ripresa della pianificazione del territorio, nella difesa dell'Abruzzo verde quale modello economico adeguato alla nostra regione. Basta con gli attentati alle nostre città - conclude la nota - Si unisca la socieya civile per contrastare la speculazione e richiedere interventi di salvaguardia del paesaggio".

Contrari alla nuova proposta di legge anche il Forum H20 e i consiglieri regionali dem Sivlio Paolucci e Antonio Blasioli. “Faremo ostruzionismo forte - hano affermato i consiglieri - per fermare un testo che apre al cemento e delegittima le regole"

Il Wwf Abruzzo scrive ai consiglieri regionali  

Questa mattina il Delegato regionale del WWF Abruzzo ha inviato la lettera che segue al Presidente del Consiglio regionale e a tutti i consiglieri regionali della Regione Abruzzo in merito alla proposta di legge n. 135/2020 recante “Modifiche ed integrazioni alle leggi regionali n. 18/1983 e n. 11/1999 e misure urgenti e temporanee di semplificazione in materia urbanistica”.

Egregi Consiglieri,

domani, mercoledì 5 agosto 2020, approderà alla Vs. attenzione in Consiglio regionale la proposta di legge in oggetto.

Ad avviso dell’Associazione scrivente si tratta di una proposta di legge sbagliata nel metodo, nei contenuti e nei tempi.

È sbagliato intervenire in una materia così delicata come la pianificazione urbanistica attraverso provvedimenti spot. La materia impone una fase di confronto e condivisione per giungere a riforme di settore serie che tengano conto degli effetti di quanto si intende autorizzare. Ipotizzare soluzioni temporanee – che poi temporanee sono solo all’apparenza – in un settore che trasforma lo spazio fisico è di per sé una contraddizione.  

L’Abruzzo ha effettivamente l’esigenza di una riforma della sua legge urbanistica che risale a quasi 40 anni fa. Ma ha bisogno di una vera riforma che prenda atto delle mutate esigenze sociali, abitative e lavorative e che vada nella direzione di conservare le aree che non sono già state cementificate attraverso un piano di consumo zero del territorio nonché di riqualificazione e razionalizzazione dell’esistente.  

Una situazione di emergenza va sì affrontata con interventi straordinari, ma senza utilizzarli come grimaldello per far passare nuovi assalti al paesaggio e al corretto sviluppo di città e paesi.

Trincerarsi dietro l’emergenza CoViD-19 per consentire le ennesime deroghe alla tutela dell’ambiente è un vero controsenso e suona quasi offensivo per chi ha pagato un prezzo altissimo in questa fase. La giusta volontà di accelerare i percorsi di riavvio delle attività economiche e commerciali non può tramutarsi nel sacrificio dei beni comuni di tutta la società e, attraverso condoni malcelati, nel premiare chi agisce in deroga alle leggi a scapito di quanti le leggi le hanno giustamente rispettate.

L’Abruzzo in questi ultimi anni ha già pagato un prezzo altissimo proprio per gli errori del passato nella gestione del territorio. Insistere nella deregolamentazione del settore non farà che creare le condizioni affinché queste situazioni tornino a ripetersi nel futuro.

Sono veramente tante le previsioni sbagliate contenute nei 13 articoli che compongono questa proposta di legge e sarebbe stato anche utile un confronto nel merito, ma con una proposta nata dal nulla e portata in approvazione il 5 di agosto qualsiasi possibilità di reale confronto viene meno: è venuto sicuramente meno nella società civile, ma ci sembra che non potrà essere garantito neppure ai singoli Consiglieri chiamati ad approvare norme di tale importanza senza i dovuti approfondimenti.

Vi rivolgiamo quindi un appello affinché non votiate questa proposta e poniate le condizioni per avviare un momento di ascolto, facendoVi garanti del diritto dei cittadini abruzzesi di confrontarsi su argomenti tanto importanti. Siate effettivamente rappresentanti di tutto il popolo abruzzese rivendicando in pieno l’alto compito che questo Vi ha assegnato.

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