La Giunta regionale ha approvato il provvedimento che disciplina le modalità del rimborso dei titoli di viaggio, acquistati ma non utilizzati dagli utenti a causa dei provvedimenti governativi e regionali di restrizione alla circolazione delle persone dovuta al periodo di lockdown.
La misura, in linea con quanto disposto dalla normativa nazionale e concordato tra le regioni in sede di Commissione Infrastrutture e Trasporti, prevede l’emissione di un voucher di importo calcolato sulla base dei giorni di mancato utilizzo dei titoli di viaggio. Tuttavia la Regione Abruzzo, unica tra quelle che al momento hanno disciplinato la materia, ha ritenuto doveroso prevedere per specifiche ipotesi, anche il rimborso in contanti.
Nel dettaglio si potranno avvalere di tale possibilità:
- gli studenti al termine del ciclo scolastico (scuole secondarie di II grado) o Universitario che presentino apposita attestazione da parte dell’Istituto scolastico / universitario nonché studenti che presentino apposita attestazione di cambio sede di istituto;
- i lavoratori che hanno cessato la propria attività/rapporto di lavoro che presentino apposita attestazione (comunicazione cessazione attività alla agenzia delle entrate /comunicazione datoriale di cessato rapporto di lavoro).
Le domande potranno essere presentate dagli utenti direttamente alle aziende di trasporto entro il 31 agosto utilizzando il modello di domanda che sarà trasmesso alle società, le quali provvederanno a metterli a disposizione dei viaggiatori anche attraverso i propri siti internet aziendali.
Il rilascio del voucher avverrà entro 15 giorni dalla presentazione della domanda mentre per il rimborso in contanti il termine fissato è di 60 giorni. Il Sottosegretario alla Presidenza, Umberto D’Annuntiis esprime "piena soddisfazione per l’adozione del provvedimento che oltre a garantire l’adeguata compensazione per gli utenti del trasporto pubblico locale, offre l’opzione dl rimborso in contanti per coloro che per motivi oggettivi non avrebbero potuto utilizzare il voucher previsto dalle norme nazionali, dimostrando concreta vicinanza alle famiglie e al particolare momento di crisi che molte di esse stanno vivendo".