"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti".
Con le parole di Antonio Gramsci, le stesse che l'Anpi dell'Aquila scelse nel marzo 2019 per celebrare i partigiani aquilani, salutiamo oggi Umberto Cialente che ci ha lasciato a 94 anni.
Cialente, papà dell'ex sindaco dell'Aquila Massimo, aderì ai Gap dopo il 25 luglio, poco più che 17enne, col compito di rastrellare armi nelle caserme abbandonate della milizia e dell’esercito e nasconderle in un sotterraneo in via Roma, nei pressi dell’abitazione di Pierino Ventura. Quando cominciarono i primi arresti, Umberto sfuggì alla Gestapo e salì in montagna unendosi alla Banda della Duchessa. In uno scontro sui piani di Arcinazzo, venne ferito da una baionetta alla spalla destra; solo dopo 10 giorni riuscirà a ricevere le cure di un veterinario, che lo ricucirà con ago e filo da materasso. Seguendo il fronte bellico continuerà a combattere risalendo sino alle Alpi Apuane, in Garfagnana, per tornare all’Aquila nel novembre 1944.
Per il suo impegno, ad Umberto Cialente è stata conferita la croce al merito di guerra per il conflitto 1940-1945 ed il diploma d’onore di 'Combattente per la Libertà d’Italia'. A Massimo Cialente, alla famiglia Cialente, agli amici e ai conoscenti, e a tutti i partigiani d'Italia, l'abbraccio sincero e commosso della redazione di NewsTown.
Il cordoglio del sindaco Biondi
"A titolo personale e a nome dell'intera municipalità aquilana intendo esprimere sentite condoglianze a Massimo Cialente per la scomparsa del papà Umberto. Giungano a lui e ai suoi familiari, in questo momento di profondo dolore, sentimenti di sincera vicinanza".
Lo dichiara il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi.
Il cordoglio di Stefania Pezzopane
“Esprimo tutto il mio dolore e la mia vicinanza a Massimo Cialente ed alla sua famiglia per la perdita del caro Umberto. Un uomo buono, sempre attento, vigile e presente nella vita della sua città. 94 anni spesi bene, va via un uomo libero, un giovane Partigiano combattente. Un esempio per tutti noi. Sono vicina a Massimo, so il suo dolore. Sono state per lui settimane dolorose, sempre accanto a suo padre, nel momento più doloroso“.
Ad affermarlo è la deputata del Pd Stefania Pezzopane.