Con l’intitolazione della sala convegni all’infermiere Giuseppe Serpetti, è stata inaugurata questa mattina la nuova sede dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche della Provincia dell’Aquila.
Una cerimonia molto semplice ma di grande impatto emotivo che ha visto la partecipazione della famiglia dell’infermiere morto in servizio, durante un tragico recupero dell’elicottero del 118 il 24 gennaio 2017 in cui persero la vita altre sei persone, e di tante autorità cittadine che hanno voluto rendere anche omaggio a migliaia di professionisti che ogni giorno con il loro lavoro, tanto più in questo periodo di emergenza sanitaria dovuta al Covid 19, sono fondamentali nell’aiuto e cura del prossimo.
La nuova sede dell’OPI L’Aquila, situata al numero 26 di Via Ulisse Nurzia all’Aquila, è un edificio moderno ed adeguato alle mutate esigenze di una professione in profondo cambiamento soprattutto negli ultimi anni. Insieme all’accogliente e funzionale Sala Convegni “Giuseppe Serpetti” sarà al servizio delle esigenze di formazione ed informazione delle professioni infermieristiche di tutto il territorio della provincia dell’Aquila.
“Le professioni infermieristiche sono cambiate radicalmente negli ultimi anni e soprattutto negli ultimi mesi – ha sottolineato la Presidente dell’Ordine Maria Luisa Ianni – Oggi, anche a seguito dell’emergenza sanitaria che stiamo vivendo, si sta parlando molto dell’importanza delle professioni infermieristiche e di un ruolo che sta assumendo connotazioni diverse a servizio della società. Un passo fondamentale è stato quello della Commissione Affari sociali attraverso il suo Parere al Decreto Rilancio con il quale si sottolinea l’importanza della figura dell’Infermiere di famiglia e di comunità anche attraverso la sua partecipazione all’attuazione dei piani di assistenza territoriale per l’identificazione e la gestione dei contatti, l’organizzazione dell’attività di sorveglianza attiva, con un ruolo di responsabilità e coordinamento nei processi infermieristici a livello distrettuale e, allo stesso modo importante per la gestione dei pz cronici. L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo ha coinvolto i nostri professionisti in maniera totalizzante facendo scoprire al resto della società il loro ruolo fondamentale nella gestione, nella cura e nell’assistenza. Perché gli Infermieri, insieme ai medici e a tutti i professionisti della salute, quest’anno sono stati loro malgrado protagonisti e spesso ‘EROI’ silenziosi al tempo dell’emergenza Covid ed oggi continuano a combattere una battaglia che non possiamo permetterci di perdere”.
Alla cerimonia sono intervenuti il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, l’assessore regionale Guido Quintino Liris e l’on. Stefania Pezzopane; presenti anche la Direttrice Sanitaria della Asl 1 Avezzano Sulmona L’Aquila Sabrina Cicogna, la nuova Dirigente Infermieristica della ASL1 Adriana Pignatelli, il direttore del Dipartimento MESVA dell’Università dell’Aquila Guido Macchiarelli, i Direttori del Corso di Laurea triennale e Magistrale della Facoltà di Infermieristica Cristina Petrucci e Loreto Lancia, i Presidenti degli Opi Provinciali di TE, CH e PE.
In occasione dell’inaugurazione della sede di Opi L’Aquila è stata aperta anche la mostra a scopo benefico “L’Arte di aiutare” che si tiene nei locali della nuova sede dell’OPI sia fino al 26 settembre 2020 con orario: 9.30 – 19.30.
La mostra è stata organizzata con la collaborazione gratuita della galleria Teofilo Patini dell’Aquila, del gruppo Artisti Autonomi di Avezzano e con la partecipazione di numerosi artisti aquilani che hanno donato le loro opere. Il ricavato della vendita dei dipinti esposti, ben 36, sarà devoluto all’ AIL – Associazione Italiana contro Leucemie e linfomi Sezione provinciale L’Aquila e all’ AIRC Associazione Italiana Ricerca sul Cancro, Sezione Abruzzo e Molise.
"Questa mostra - ha concluso Maria Luisa Ianni - vuole essere un gesto piccolo ma concreto della categoria professionale degli Infermieri. Una raccolta fondi a cui tutti insieme lavoreremo a favore della ricerca scientifica e del sostegno ai pazienti e ai familiari dei pazienti che si trovano spesso soli a fronteggiare le difficoltà a cui la malattia e lo stato di ‘bisogno’ espongono. Gli Infermieri vogliono ricordare e sottolineare che per i pazienti loro ci sono e ci saranno sempre nonostante tutte le criticità e le difficoltà che possono di volta in volta essere riscontrate. E per fare questo abbiamo scelto di utilizzare uno strumento unico, l’arte".