Dopo oltre due mesi, la mia interpellanza è giunta finalmente all’esame del Consiglio. Ma la risposta di Marsilio di fatto non c’è stata.
L’unica novità di oggi – che rivendico come un risultato della mia funzione ispettiva – è l’annunciato dietro-front sul provvedimento (a firma dell’assessore Liris e della direttrice Grimaldi) che per riorganizzare il Dipartimento della Presidenza prevedeva di portare a Pescara 7 Servizi a fronte degli attuali 6, riducendoli all’Aquila che sarebbe passata dai 9 attuali a 8 Servizi. Questa modifica NON ci sarà: il che dimostra che una opposizione seria e attenta, capace di vigilare e denunciare, può impedire sveltine o errori a danno dell’intera struttura regionale.
Per il resto – come da cliché – Marsilio ha cercato di svicolare dalle risposte parlando di “campanilismo” (naturalmente il campanilismo è sempre degli altri, eh Preside’?) ha annunciato la ristrutturazione di prestigiosi palazzi aquilani (palazzo Dragonetti in via Roio, palazzo Centi, la sede dell’ex Inapli) senza specificarne la destinazione e la valorizzazione istituzionale, non ha offerto un quadro chiaro e documentato delle esigenze strutturali e immobiliari, né si ha traccia di un atto ufficiale di programmazione che, partendo dalle esigenze logistiche dei Dipartimenti e del personale, definisca una strategia di acquisti, dismissioni, affitti, nuove realizzazioni, permute o altro.
Di fatto, a Pescara si farà un investimento di dimensioni doppie agli spazi attuali migliorandone l’efficienza e la funzionalità. Bene. Ma all’Aquila gli uffici della Regione resteranno sparsi e disarticolati tra tante, troppe sedi con disorganizzazione logistica e disagi per gli utenti. Questa incertezza, questa assenza di visione strategica danneggia L’Aquila che – vorrei informare Marsilio – è IL Capoluogo di Regione, ma anche le altre città dove operano strutture e uffici regionali.
Quanto alle critiche sul crescente squilibrio territoriale e la penalizzazione delle aree interne, Marsilio ha cercato di giustificare l’ingiustificabile: sulla sanità e il Covid Hospital le risorse e i posti letto su cui si è investito nel capoluogo adriatico sono enormemente superiori a quelle destinate alla nostra ASL1.
E sulla Carta degli aiuti, le domande di investimento presentate dimostrano il buon lavoro fatto coi Bandi, ma purtroppo confermano che nei Comuni del cratere esclusi dalla Carta le imprese pur avendo a disposizione le ingenti risorse del Fondo Complementare del PNRR non potranno sfruttarli con la maggiore intensità (la percentuale di finanziamenti pubblici alle imprese) di cui godranno altri territori come Marche, Umbria e Lazio. Aggiungo che la 4^ Commissione incaricata di monitorare la Carta degli Aiuti, finora non si è MAI riunita. L’equilibrato sviluppo della Regione è troppo importante: continuerò a sfidare la Giunta su ogni tema per difendere l’interesse di tutti i Comuni, le forze sociali, lavoratori, imprese e cittadini.