Oggi inizia la scuola; all'Aquila, nella frazione di Arischia, viene inaugurato in pompa magna il primo edificio scolastico di competenza comunale ricostruito, 11 anni e mezzo dopo il terremoto; intanto, però, ad oltre 100 tra studenti e studentesse fragili, l'Ente non garantisce l’erogazione del servizio di Assistenza Scolastica per l’autonomia e la Comunicazione dei Diversamente Abili.
Con determina dirigenziale n. 3386 del 31/08/2020, infatti, l’Amministrazione Comunale ha affidato la gestione del servizio al Raggruppamento temporaneo Società Cooperativa Pars Onlus e Società Cooperativa Medihospes che avrebbe dovuto, una volta assunte le lavoratrici ed i lavoratori in forza alla Cooperativa cessante, garantire l’assistenza scolastica agli studenti ed alle studentesse diversamente abili. Da notizie apprese fin’ora, però, il servizio non è stato attivato, generando disagi agli studenti interessati, alle loro famiglie, al personale scolastico e, non ultimo, ai 75 lavoratori e lavoratrici addetti da anni.
"Quanto sta accadendo in queste ore è un fatto gravissimo e inaccettabile soprattutto in una fase in cui, dopo 7 mesi di interruzione delle attività didattiche in aula ed in piena emergenza sanitaria, si sarebbero dovute garantire le necessarie condizioni per favorire una corretta ripresa delle attività, ancor più nei confronti delle categorie di studenti più fragili" la denuncia del segretario generale della Cgil provinciale Francesco Marrelli e del segretario della Funzione pubblica Anthony Pasqualone.
A ciò si aggiunga che la quasi totalità degli studenti e studentesse interessati al predetto servizio, sono stati impossibilitati, a causa della pandemia, a proseguire, anche da remoto, le attività durante la fase emergenziale da marzo a giugno; conseguentemente "il personale educativo è stato collocato in FIS con i conseguenti disagi reddituali che ciò ha comportato. Risulta, a stamane, che numerosi studenti e studentesse non sono stati posti nelle condizioni di iniziare l’attività scolastica con conseguenti gravi disagi per le famiglie e per il benessere dei bambini e dei ragazzi. Tale condizione non può essere che discriminatoria e lesiva dei diritti di cittadinanza in piena violazione degli artt. 2, 3 e 38 della Costituzione".
La Cgil, al fine di accertare le responsabilità per l’interruzione del servizio pubblico, si vedrà costretta ad interessare le Autorità competenti "per poter garantire una immediata ripresa delle attività didattiche, oggi interrotte, a tutela e garanzia dei diritti dei bambini, delle bambine, dei ragazzi, delle ragazze, delle loro famiglie e delle lavoratrici e dei lavoratori. Ulteriore gravissima conseguenza di ciò che sta accadendo, è che i 75 lavoratori e lavoratrici sono stati lasciati a casa nonostante il costante e proficuo impegno dimostrato dagli stessi in questi anni nella gestione del servizio e nella cura delle studentesse e degli studenti loro affidati, infrangendo così l’entusiasmo e le aspettative per una pronta ripartenza. Lavoratrici e lavoratori ai quali è stato impedito di poter svolgere il proprio lavoro e, dunque, garantire il diritto alla ripresa delle attività in favore delle categorie più fragili degli studenti. Tale condizione sta generando anche nei confronti degli addetti al servizio confusione e preoccupazione, a causa dell’approssimazione con cui è stato gestito un così delicato cambio d’appalto per la garanzia di un diritto fondamentale".
Biondi: "Ci scusiamo per il disagio, problema risolto"
"Ci scusiamo con le famiglie interessate dal disagio legato alla mancata assistenza per i ragazzi disabili negli istituti scolastici. Una situazione senza dubbio incresciosa e subito risolta: ho seguito personalmente la questione e le procedure finalizzate alla proroga nei confronti di chi gestisce il servizio in attesa del subentro del nuovo affidatario".
E' la risposta del sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi. "Ho dato mandato al segretario generale di verificare eventuali inadempienze dell'apparato dirigenziale e amministrativo comunale e se queste venissero accertate saranno sanzionate in maniera esemplare".
Allo stesso modo, aggiunge Biondi, "così come non sono tollerabili simili leggerezze, è inaccettabile lo sciacallaggio attuato dalla Cgil sui ragazzi disabili e sulle loro famiglie, considerato che nella serata di ieri avevo fatto sapere al sindacato che il problema sarebbe stato superato e che lo stesso, per quanto deprecabile, già da oggi sarebbe stato archiviato".
La replica della Cgil a Biondi
"Ci sedemmo dalla parte del torto, visto che gli altri posti erano occupati e se il nostro torto è quello di aver denunciato un disservizio che ha colpito lavoratrici, lavoratori, cittadine, cittadini, studenti e studentesse della nostra comunità, che avrebbero dovuto avere una maggiore attenzione per la loro condizione di fragilità o per il ruolo che svolgono, siamo orgogliosi di stare dalla parte del torto e non da quella di chi attribuisce ad altri le sue debolezze, quali la discontinuità di un servizio essenziale in un momento così delicato".
E' la dura replica della segreteria provinciale al sindaco Pierluigi Biondi.
"Innanzitutto, chiariamo che non c’è stata alcuna interlocuzione tra la Cgil ed il sindaco dell’Aquila né nella serata di ieri, né, tanto meno in quella odierna", le parole del segretario provinciale Francesco Marrelli e del segretario della Fp Anthony Pasqualone. Che aggiungono: "Soltanto alcune ore fa abbiamo appreso, prendendone visione sull’Albo Pretorio del sito del Comune dell’Aquila, che con Determina n. 3728 del 24/09/2020 il Settore Politiche per il Benessere della Persona, ha, tra le altre cose, determinato il differimento dell’avvio dell’appalto al 31/10/2020 e, contestualmente, disposto l’obbligo di proroga del servizio nei confronti del precedente gestore, soluzione che desta più di qualche perplessità viste le previsioni normative contenute nel codice degli appalti".
Tutto ciò è avvenuto soltanto oggi, chiarisce la CGIL, "ad attività didattiche iniziate con la conseguenza che le famiglie hanno dovuto subire l’ennesimo disagio dovuto alla negligenza dell’amministrazione comunale. Da una lettura della predetta determina, tra l'altro, non si può fare a meno di constatare che la stessa amministrazione comunale ha certificato una interruzione di servizio pubblico essenziale nella giornata odierna. Facciamo presente al sindaco Biondi che alla nostra organizzazione si sono rivolti sia i familiari degli studenti ai quali, questa mattina, non è stato garantito il diritto all’Assistenza scolastica, sia le lavoratrici ed i lavoratori che non hanno ripreso l’attività lavorativa".
Dunque, Marrelli e Pasqualone ricordano che è impegno statutario del sindacato denunciare disservizi che comportino una lesione di diritti fondamentali in capo ai cittadini ed alle cittadine "e se l’atto di denuncia viene definito dal sindaco sciacallaggio è indice di una sua mancata conoscenza del ruolo delle organizzazioni sindacali. Così come sarebbe preciso e puntuale impegno del Sindaco garantire alla cittadinanza l’erogazione del servizio nei tempi e nelle misure previste".
ConcludonO i sindacalisti CGIL: "Leggiamo nella posizione del sindaco l’adesione ad una tendenza a sminuire il ruolo del Sindacato quando questo diventa scomodo ma ,come scrivevamo all’inizio, non ci siamo mai seduti dalla parte comoda e continueremo a farlo se questo significherà sedersi dalla stessa parte di chi ha il diritto di essere tutelato".