“E’ inaccettabile la risposta fornitami dall’assessore regionale alla Sanità Nicoletta Verì in merito all’abbandono dell’Ambulanza, acquistata e donata dai consiglieri regionali del M5S alla Asl 1 L’Aquila, Avezzano Sulmona, e lasciata marcire per circa 2 anni nel piazzale dell’Ospedale dell’Aquila".
L'affondo è del consigliere regionale Giorgio Fedele che sottolinea come l'assessore, messa alle strette dalla sua interpellanza in Consiglio, abbia provato a glissare e accampare scuse per un fatto che è stato e rimane gravissimo: "un’ambulanza donata dal M5S e fornita della dotazione strumentale che ci è stata richiesta dalla stessa Asl 1 è stata abbandonata in un piazzale sottraendola al servizio a cui era destinata. Il tutto nel silenzio di quegli organi che avrebbero dovuto svolgere una funzione di controllo sull’operato della dirigenza Asl aquilana, soprattutto a seguito delle nostre denunce avvenute già nel dicembre 2019".
"Devo arrivare a credere che l’assessore stia coprendo la negligenza di qualcuno?", incalza Fedele; "non voglio neanche pensarlo, ma la cosa certa, a sentire la risposta dell’assessore in aula, è che quel mezzo è stato allestito con un anno di ritardo, nonostante fosse stato acquistato e consegnato con l’attrezzatura richiesta proprio dalla Asl 1. E come se non bastasse – continua il 5 stelle - dopo l’allestimento c’è voluto circa un altro anno per metterla su strada. Giorno più giorno meno siamo a quasi due anni di immobilità per espletare una procedura banale. Tutto questo ritardo si traduce in un vero e proprio scandalo vista la carenza cronica di mezzi per il soccorso in emergenza urgenza che portò i miei colleghi della scorsa legislatura ad acquistare 4 ambulanze (una per ogni Asl)".
E’ questo il modo in cui la Asl1 gestisce le donazioni? O è solo un trattamento riservato a quelle del M5S? "Vorrei sottolineare che il dispetto non è stato fatto a noi, ma a tutti i cittadini che sono nel territorio della Asl 1, dove intere zone fanno fatica ad essere raggiunte da mezzi di soccorso. Se non mi fossi accorto di cosa stesse accadendo nel corso di una visita ispettiva nell’ospedale del Capoluogo di Regione e, di conseguenza, non avessimo denunciato la vicenda, probabilmente l’ambulanza sarebbe ancora lì a marcire. Un’ambulanza nuova di zecca che avrebbe dovuto svolgere, come da prassi, servizio per 5 anni ma ne ha buttati quasi due all’aria nel silenzio assenso di qualcuno. Fin quando non sarà fatta chiarezza su questa nebulosa vicenda – conclude Fedele – non lasceremo correre e siamo pronti a presentare numerose interpellanze ed interrogazioni fino a portare anche il caso nelle commissioni preposte. Chi sbaglia deve pagare, soprattutto quando i danni creati ledono un diritto sacrosanto come quello al soccorso sanitario per migliaia e migliaia di cittadini".
A stretto giro, al consigliere regionale pentastellato ha replicato il manager della Asl Roberto Testa. "L'ambulanza è in dotazione all'ospedale di Sulmona e ha già percorso 30.500 chilometri". Testa ha precisato che "l'ambulanza donata alla Asl, che ha necessitato di ingenti investimenti aziendali per assicurarne la piena operatività, viene regolarmente utilizzata dal servizio del 118 e dunque le affermazioni non rispondono alla realtà dei fatti". A rincarare la dose il dirigente del 118 dell'Aquila, Gino Bianchi: "Non so chi abbia imboccato il consigliere Fedele su questa falsa notizia e se lui l'abbia verificata. È gravissimo quanto ha dichiarato ed è doveroso che chieda scusa e provi vergogna, se ne è capace". Bianchi ha aggiunto che "le ambulanze non sono dei taxi e vorrei ricordare al consigliere Fedele che a bordo vengono trasportate persone malate. Avrei preferito di gran lunga che avesse percorso zero chilometri, ma purtroppo non è stato così».