Il Tar di Pescara ha respinto il ricorso di Montedison contro l'ingiunzione-diffida presentata dal Ministerto dell'Ambiente che chiedeva all'azienda di rimuovere in 30 giorni tutti i veleni tossici seppelliti nelle discariche di Bussi sul Tirino.
Montedison, che quasi sicuramente intenterà il ricorso al grado successivo del Consiglio di Stato, aveva provato a difendersi sostenendo che i rifiuti nelle aree indicate non sono di loro proprietà ma della Solvay.
Ma i giudici del Tribunale amministrativo sono stati perentori: "Nei siti in esame sono state rinvenute sostanze altamente inquinanti e che esse costituiscono scarti e prodotti industriali tipici dell'attività ivi esercitata da Edison spa", si legge nella sentenza depositata il 30 aprile.
"La decisione del Tar Abruzzo riconosce la piena legittimita' del provvedimento ingiuntivo con cui il ministero dell'Ambiente ha chiesto il ripristino dello stato dei luoghi e la rimozione dei rifiuti tossici nelle discariche del comune di Bussi" ha commentato il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti . "Si tratta - ha continuato il Ministro - di un passo importante verso il completo disinquinamento dell'intera area, presupposto imprescindibile per il suo rilancio produttivo".
"Il principio del chi inquina paga e' sacro e serve sia per quanto accaduto in passato, sia per il futuro per responsabilizzare istituzioni, imprese e cittadini per quanto riguarda i danni alla salute e all'ambiente" ha commentato Ermete Realacci, presidente della VIII Commissione Ambiente della Camera.