Dopo “Solo posti in piedi. Educare oltre i banchi”, nasce all’Aquila un altro progetto finalizzato al contrasto della povertà educativa minorile. Si chiama “Nuovi spazi per emozionarci” e ad animarlo sono una dozzina di associazioni, tra le quali, in qualità di soggetto capofila, c’è “L’Aquila che rinasce”.
L’iniziativa è finanziata sempre dall'impresa sociale “Con i bambini”, impresa sociale istituita nel 2016 per l’attuazione dei programmi del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, nato da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria e il Governo, con la collaborazione del Forum nazionale del Terzo Settore.
I dettagli del progetto sono stati illustrati ieri in conferenza stampa dal vice presidente di “Con i bambini”, Marco Rossi Doria; da David Iagnemma, segretario generale della Fondazione Carispaq, una delle fondazioni bancarie che hanno materialmente contribuito a costituire il fondo; e dai rappresentanti di "L’Aquila che rinasce", il presidente Lorenzo Isidori e il giornalista e scrittore Salvatore Santangelo. “Nuovi spazi per emozionarci” durerà 42 mesi, potrà contare su una dotazione finanziaria di circa 300mila euro ed è stato selezionato, come ha ricordato Marco Rossi Doria, tra oltre 1300 proposte progettuali.
Tre le associazioni partner ci sono Ambecò – Ambiente e Comunicazione; Bambini di ieri e di oggi; Amici dei musei d’Abruzzo; Fondazione del Centro sperimentale di cinematografia; Fondazione dell’ordine degli psicologi d’Abruzzo; Opera nazionale Montessori. Nel progetto sono coinvolti anche cinque istituti scolastici comprensivi della provincia dell’Aquila: il Radice-Ovidio e il Serafini-Di Stefano di Sulmona; il Corradini-Pomilio e il Collodi-Marini di Avezzano; il Cesira Fiori di San Demetrio-Rocca di Mezzo.
“Solo con lo studio si esce da una condizione di marginalità” ha affermato Salvatore Santangelo “Il progetto è di lungo respiro e prevede tante iniziative, in primis l’affiancamento delle famiglie per porsi all’ascolto delle loro esigenze, e l’organizzazione, all’interno di ogni scuola, di laboratori creativi. Dentro ogni istituto sarà realizzato un orto didattico, alla cui creazione saranno chiamate a collaborare start up innovative a vocazione green, perché uno dei focus del progetto è l’innovazione tecnologica applicata alle tematiche ambientali”.