L’istituzione Centro servizi anziani del Comune dell’Aquila ha disposto alcuni interventi urgenti a tutela degli ospiti della casa albergo ex Onpi, la struttura residenziale per la terza età, relativamente all’emergenza coronavirus.
Lo rendono noto il sindaco Pierluigi Biondi e la presidente del consiglio di amministrazione della stessa istituzione, Daniela Bafile.
“La risalita generale della curva dei contagi, che sta purtroppo interessando anche la nostra città, ha indotto il Csa a prendere dei provvedimenti per salvaguardare gli anziani autosufficienti e non autosufficienti che si trovano nella residenza – hanno spiegato Biondi e Bafile – provvedimenti che si aggiungono a quelli adottati finora, che hanno preservato la totale incolumità degli operatori e degli ospiti della casa albergo. In particolare, il personale sanitario e che comunque opera nella residenza sarà sottoposto a test rapido; un’operazione già condotta e che ha tranquillizzato l’intero apparato, ma che, per mere ragioni di prudenza e in considerazione di quanto sta accadendo, verrà di nuovo effettuata”.
Sempre per ragioni precauzionali, è stato inoltre stabilito di sospendere le visite da parte dei familiari. “Una decisione triste – hanno osservato il sindaco Biondi e la presidente Bafile – ma necessaria, assunta peraltro già dalla giornata di lunedì 12 ottobre e dunque prima ancora del decreto del presidente del Consiglio dei ministri e del connesso provvedimento regionale. La casa albergo è sempre stata sotto stretto controllo fin dallo scorso inverno, quando l’epidemia ha cominciato a propagarsi, ma ora si è ritenuto di evitare qualsiasi rischio di contagio per gli ospiti. In caso di necessità di incontro, alle famiglie sono state comunicate le modalità per mettersi in contatto con le persone di riferimento della residenza e comunque è stata data loro la possibilità di effettuare videochiamate con i loro congiunti”.
“La salute dei cittadini, in particolare delle persone più a rischio per via della loro fragilità, sarà sempre oggetto di attenzione primaria da parte dell’amministrazione comunale e del cda dell’istituzione – hanno concluso Biondi e Bafile – anche nel caso in cui dovessero rendersi necessarie delle decisioni apparantemente ‘spiacevoli’. Già lo scorso inverno erano state adottate delle misure particolari per la salvaguardia degli ospiti e anche in quel caso prima ancora che a livello centrale e regionale venissero denifiniti i provvedimenti e i protocolli per le residenze degli anziani. Stavolta è stato fatto altrettanto visto che, oltre a interdire la visita dei familiari e a dar loro la possibilità di colloquiare in videoconferenza con i congiunti, erano già state assunte delle particolare modalità di gestione di varie procedure, tra cui la refezione e la fornitura di alimenti e vestiario”.