Martedì, 20 Ottobre 2020 15:55

L'Aquila: stretta sui centri commerciali e permessi più facili per i dehors. Ecco il nuovo Piano del commercio

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Stretta sui nuovi centri commerciali; licenze più facili per i dehors; valorizzazione dei negozi e delle botteghe storiche; stop, in centro, a sale slot e friggitorie; riqualificazione dei capannoni industriali dismessi.

Sono alcuni dei punti qualificanti il nuovo Piano del commercio, presentato in conferenza stampa- dopo il via libera arrivato in consiglio comunale la scorsa settimana – dal vice sindaco e assessore al ramo Raffaele Daniele, dal capogruppo di Forza Italia Giorgio De Matteis e dai consiglieri comunali Luca Rocci (L’Aquila Futura) e Laura Cucchiarella (Lega).

“E’ un Piano scritto a più mani” ha sottolineato Daniele “frutto del lavoro svolto insieme all’assessore all’Urbanistica Ferella e del confronto avuto con associazioni di categoria e portatori di interessi. Si tratta del primo documento programmatorio inerente il commercio che viene approvato da quasi 20 anni in qua. Il Piano precedente, infatti, era quello votato nel 2002, quando l’assessore era Corrado Ruggieri. Da allora, pur essendoci stato il terremoto e nonostante tutti i cambiamenti subiti dalla città, nessuno si era mai cimentato con questa materia”.

Ridare peso e valore al centro storico come centro commerciale naturale e diffuso. E’ stato questo, ha detto Daniele, uno dei principi guida nella stesura del documento.

Come detto, il Piano prevede un giro di vite sui centri commerciali: non sarà consentita la costruzione di strutture più grandi di 600 metri quadri nella zona M1 (quella che comprende anche il centro storico), di 1500 metri quadri in zona M2 e di 2500 in zona M3 (quelle più periferiche).

Per quanto riguarda il centro, “saranno potenziate” ha detto Daniele “le attività di vicinato, saranno vietate sale slot e compro oro e saranno introdotte delle regole precise per le insegne, che dovranno avere determinate caratteristiche e armonizzarsi al contesto, come succede in tutte le città d’arte”.

Altri paletti riguarderanno locali come rosticcerie e friggitorie, che, per aprire, dovranno avere cappe aspiranti e impianti di filtraggio (ma quelle che ci sono già potranno continuare a operare con le vecchie regole).

Una novità importante è quella dei consorzi. I commercianti potranno aggregarsi tra loro per avere, per esempio, arredi urbani e insegne dedicati in particolari vie o zone del centro oppure per aprire plurinegozi e abbattere così i costi. Tramite i consorzi, potranno anche partecipare ai bandi regionali che annualmente stanziano incentivi o premialità per determinati tipi di attività.

Particolare attenzione verrà poi dedicata ai negozi e alle botteghe storiche. Chi è “sulla piazza” da tanti anni potrà essere insignito di una targa rilasciata dal Comune e accedere, anche in questo caso, ai finanziamenti e alle agevolazioni che la Regione riconosce ogni anno nel settore del commercio per quasta particolare categoria di esercizi. “Vogliamo premiare chi ha un'attività da tanto tempo” ha spiegato Daniele “ma al tempo stesso fornire anche un incentivo, un punto di arrivo, a chi apre oggi. La mappatura la farà d’ufficio il Comune ma le richieste per fregiarsi del riconoscimento potranno essere presentate anche dai privati. Sarà la giunta a decidere, dopo aver verificato la presenza di tutti i requisiti richiesti”.

Altro punto cardine del Piano è la nuova regolamentazione dei dehors.

“Basta sedie di plastica e ombrelloni con la scritta Algida” ha affermato Daniele “I dehors dovranno essere compatibili con l’architettura circostante”. Ma la novità davvero importante è la liberalizzazione dei permessi: “Abbiamo tolto la norma che prevedeva che lo spazio esterno dovesse essere concesso in rapporto a quello interno. Come unico limite, ci sarà il divieto di invadere la proprietà altrui. Tramite una piattaforma che abbiamo predisposto, ‘Impresa in un giorno”, le domande si potranno fare online. Basterà delimitare, in base ai documenti allegati al piano contenenti le distanze da rispettare, l’area che si vuole occupare e se è tutto in regola le autorizzazioni arriveranno in un giorno. Per i primi tempi le imposte di occupazione di suolo pubblico saranno a carico del Comune”.

Per i dehors, sono previsti interventi anche nell’immediato, per fronteggiare l’emergenza Covid.  

Le attività commerciali del centro storico, per continuare a usare gli spazi esterni anche d’inverno, potranno infatti montarli anche senza l’autorizzazione della Soprintendenza purché ogni copertura abbia determinate caratteristiche estetiche e strutturali. In sostanza i dehors dovranno essere tutti uguali: “Abbiamo sviluppato un modello che potrà essere adattato a tutte le esigenze e a tutte le tasche” ha spiegato Daniele “Conto di portare in giunta, giovedì, un provvedimento tramite cui il Comune dell’Aquila si farà carico, fino al 31 gennaio 2021, dell’occupazione di suolo pubblico per l’installazione dei dehors coperti. Sarà uno sforzo importante per l’amministrazione ma abbiamo pensato che andasse dato un segnale di vicinanza alle attività commerciali, che sono quelle che in questo momento stanno soffrendo di più la crisi, sentendosi spesso abbandonate dalle istituzioni”.

Infine, per quanto riguarda i capannoni industriali dismessi, nel Piano è stato inserita una norma che prevede che potranno essere riqualificati in strutture commerciali. “La materia è di competenza regionale” ha precisato Daniele “E’ un semplice strumento in più in più che abbiamo previsto sempre per dare la possibilità di partecipare a bandi e avvisi regionali”.

Ultima modifica il Martedì, 20 Ottobre 2020 16:09

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