L'azienda "Gruppo Distribuzione Spa della sede dell’Aquila sta disattendendo gli incontri con organizzazioni sindacali in merito alle richieste che i lavoratori legittimamente chiedono da mesi. L’azienda non risponde".
La denuncia viene dalle segretrie provinciali di Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom, che in una nota scrivono: "I fatti vedono mesi di collaborazione delle organizzazioni sindacali, delle Rsa e dei lavoratori nei confronti di Gruppo Distribuzione che sembrava volesse essere a fianco dei 200 operatori".
"Mesi di collaborazione affinché l’azienda ultimasse l’insediamento nel nostro territorio soprattutto in piena emergenza sanitaria. Mesi di disponibilità da parte delle organizzazioni sindacali e delle Rsa a modulare incontri formali ed informali per gestire la delicata situazione covid-19 con l’obiettivo di traguardare azioni costruttive di relazione industriale che dessero soluzioni a problematiche sollevate dai dipendenti ma, purtroppo, le risposte ai lavoratori non arrivano".
"Gruppo Distribuzione dimostra di non voler portare avanti la gestione dell’operatività che includa le esigenze dei lavoratori, senza rispondere alle legittime richieste sulla concessione di ferie, permessi e la flessibilità lavorativa in una situazione così delicata per le famiglie, punti che vengono intesi ed applicati solo unilateralmente".
"Inoltre Gruppo Distribuzione risulta essere l’unica azienda di call center che ancora non adempie pienamente agli accordi sottoscritti in clausola sociale; ad oggi, le orgaizzazioni sindacali, la Rsa e quindi tutti lavoratori, rilevano un totale disinteresse dell’azienda a qualsiasi rapporto sindacale costruttivo che veda il lavoro ed il lavoratore al centro delle priorità, in quanto un sano e sereno ambiente lavorativo dovrebbe interessare anche all’azienda. Molti punti sono stati portati all’attenzione della società dalle Rsa di Slc Cgil, Fistel e Uilcom, ma, ad oggi, nessuno di essi si è concretizzato. L’azienda continua a disdire gli incontri anche qualche ora prima senza dare risposte, probabilmente per loro L’Aquila può attendere".
"Attacchi continui ai lavoratori non circostanziati e la recente chiusura da parte dell’azienda alle buone e auspicate relazioni sindacali, portano la sede aquilana di Via Vicentini a ribadire lo stato di agitazione aperto mesi fa e mai chiuso".
"All’Aquila non può più attendere, non siamo lavoratori di serie B".