Lunedì, 23 Novembre 2020 09:27

Test antigenici rapidi per la provincia dell'Aquila, ieri la prima riunione organizzativa: screening su base volontaria per cittadini da 5 anni in su. Verranno allestiti 'drive in': Comuni suddivisi in aree omogenee

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Prende corpo la strutturazione dello screening di massa annunciato sabato sera dal governatore Marco Marsilio.

Ieri, il manager della Asl1 Roberto Testa ha organizzato una maxi call con più di cento persone per avviare l’organizzazione; tra coloro che erano collegati, l'assessore alla Salute Nicoletta Verì, il vice presidente della Giunta regionale Emanuele Imprudente, l'assessore regionale alle Aree interne Guido Quintino Liris, il vice presidente del Consiglio regionale Roberto Santangelo, i sindaci di L'Aquila, Avezzano e Sulmona, Pierluigi Biondi, Gianni Di Pangrazio e Annamaria Casini.

Presenti anche Gianguido D’Alberto, sindaco di Teramo, presidente dell’Anci Abruzzo, e Angelo Caruso, sindaco di Castel di Sangro e presidente della Provincia dell'Aquila.

Tra i professionisti, hanno partecipato la direttrice sanitaria della As1 Sabrina Cicogna, il capo del Dipartimento Salute della Regione Claudio D’Amario, il commissario dell'Agenzia sanitaria regionale Pierluigi Cosenza, il presidente dell'Ordine dei Medici Maurizio Ortu, la presidente dell'Ordine degli infermieri Maria Luisa Ianni.

Il modello di riferimento sarà quello attuato a Bolzano: 200mila i test a disposizione.

In questa prima riunione operativa, ne seguiranno altre nei prossiimi giorni, si è ipotizzato il coinvolgimento della Protezione civile, della Croce rossa e di altre organizzazioni di volontariato; ovviamente, sarà fondamentale il tracciamento informatico e il rilascio di una certificazione.

E' stata sottolineata la necessità di una massiccia campagna di informazione, soprattutto sul fatto che il test sarà su base volontaria e gratuita, per i cittadini da 5 anni in su: saranno esclusi - ha informato il commissario dell'Agenzia sanitaria Pierluigi Cosenza - coloro che sono in quarantena e chi è già preso in carico dalle strutture residenziali.

L’assessora Nicoletta Verì ha già predisposto delle linee guida, raccogliendo, tra l'altro, la disponibilità dell’Arma dei Carabinieri a collaborare. Si sono resi disponibili anche i Medici Veterinari.

Il vicepresidente della Giunta regionale, Emanuele Imprudente, ha ribadito l'urgenza di approntare l'operazione "nel più breve tempo possibile, per evitare che possa perdere il suo significato più importante: quello di spegnere i focolai attivi sul territorio e riportare serenità in una popolazione fortemente fiaccata e impaurita". Imprudente si è detto soddisfatti "perché si sta per concretizzare una proposta che la Lega aveva formulato già molte settimane fa, ritenendola indispensabile e risolutiva. Al presidente Marco Marsilio va dato atto di aver dimostrato coraggio e grande attenzione al territorio aquilano che sta soffrendo in maniera particolare la seconda ondata della pandemia. Una sfida che non ha precedenti. Siamo in campo affinché il piano possa prendere corpo in maniera rapida, attraverso un'organizzazione capillare che dovrà coinvolgere tutti. Auspico la massima collaborazione tra istituzioni, enti, associazioni, categorie, volontari e cittadini. Solo con questo grande sforzo collettivo l'operazione potrà vedere la luce subito e dare i risultati sperati".

L'obiettivo è quello di arrivare a un tracciamento puntuale di tutti i casi positivi e dei loro contatti stretti così da contenere l’epidemia.

Di "punto di svolta" ha parlato l'assessore Guido Liris: "Sottoporre tutta la popolazione della provincia dell'Aquila a test antigenico rapido per l'individuazione del Covid è un'operazione imponente che consentirà di mappare il territorio oggi più colpito, che coincide con le aree interne dell'Abruzzo, offrendo uno strumento decisivo per il contenimento del contagio" ha rimarcato, sottolineano l'importanza di poter fare affidamento sulla macchina del volontariato.

Per procedere con lo screening, verranno allestiti dei drive in; sono 6 i comuni della provincia che, per le loro caratteristiche, verranno trattati singolarmente: Carsoli, Avezzano, Lucoli, Tornimparte, Scoppito e Pratola Peligna. Gli altri comuni saranno raggruppati in 29 aree omogenee, tenendo conto della viabilità. In ogni area potranno essere impiantati anche più di un drive in

D'Alberto, presidente dell'Anci Abruzzo, ha inteso chiarire che sarà fondamentale l'apporto dei sindaci che si sono dichiarati disponibili a stare in prima linea per rendere più fluidi i processi organizzativi: l'auspicio del sindaco di Teramo è che l'esperimento dell'aquilano possa essere esteso a tutta la Regione.

Il sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi, presidente del Comitato ristretto dei sindaci, ha già annunciato che il comune capoluogo attiverà il Coc, trattandosi - ha detto il primo cittadino - di una attività complessa da organizzare in pochi giorni; per gli anziani, ha aggiunto Biondi, bisognerà pensare alla possibilità di fare tamponi a domicilio. 

Già oggi è previsto un altro vertice: d'altra parte, il manager della Asl 1, Roberto Testa, ha chiarito che "non c'è tempo da perdere".

Ultima modifica il Lunedì, 23 Novembre 2020 15:42

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