Giovedì, 26 Novembre 2020 14:35

Bombole d'ossigeno, l'appello di Biondi: “Restituite quelle vuote alle farmacie”. Lettera alle Istituzioni di Pietrucci

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“Chi ha in casa bombole di ossigeno vuote le restituisca subito in una qualsiasi farmacia; potranno essere rigenerate e riutilizzate per salvare vite”.

Questo l’appello lanciato dal sindaco Pierluigi Biondi.

“La nostra Afm ha incrementato gli ordini delle bombole, in ragione della difficile situazione che stiamo vivendo per l’epidemia da coronavirus in corso, ma è evidente che la richiesta sul mercato è altissima e i fornitori non sempre sono nelle condizioni di soddisfare tutte le richieste. Per questa ragione, possiamo contribuire noi in prima persona a sostenere le indispensabili attività a vantaggio di coloro che hanno necessità di tali strumenti per effetto del contagio da virus. Restituire le bombole vuote in farmacia per il loro riuso è gesto responsabile e di tangibile aiuto: chi ne è in possesso, lo faccia subito”.

Sulla difficoltà di reperire bombole d'ossigeno, il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci ha inviato una lettera alle Istituzioni.

"Ho avuto ed ho di questo problema una drammatica e quotidiana esperienza familiare", scrive Pietrucci. "Conosco l’angoscia e la pena che si prova a stare o ad assistere persone in dispnea, affamate d’aria e in crisi respiratoria. In queste circostanze le bombole d’ossigeno sono letteralmente salvezza e vita. E soprattutto in questi giorni sono l’unica speranza per tutte quelle persone malate di Covid che – non essendoci posti in ospedale o potendo restare a casa – ne hanno un bisogno fondamentale. Anche perché l’ossigenoterapia domiciliare può limitare significativamente gli accessi ai Pronto Soccorso e i ricoveri negli Ospedali che sono già in grave difficoltà".

Sappiamo che la richiesta di questo presidio medico è aumentata dalle tre alle cinque volte su base nazionale con la diffusione del Covid-19 e si è andata a sommare a quella derivante da altre patologie respiratorie. Ma "sappiamo anche che il problema non è l’ossigeno, ma le bombole che non vengono riconsegnate alle farmacie per essere riempite e messe nuovamente a disposizione. Spesso, purtroppo, questo accade perché le persone malate non possono uscire di casa per riportarle indietro, perché sono positive o perché non hanno familiari in grado di aiutarli".

Eppure le Farmacie hanno il tracciamento dei destinatari, aggiunge Pietrucci: "sanno dove si trovano le bombole e dove possono essere recuperate. Le associazioni dei farmacisti, Aifa, Federfarma hanno già più volte rivolto appelli alle persone che ne usufruiscono per chieder loro di riconsegnarle. Ma questi appelli non hanno migliorato la situazione e la carenza si fa sentire soprattutto nella provincia aquilana che, in Abruzzo, è la più colpita dal virus. Servirebbero squadre in grado di farlo: ma ci sono tante associazioni di volontariato e di Protezione Civile già disponibili o da coinvolgere in questo prezioso lavoro. Come mi ha personalmente confermato Gianni Pappalepore. A monte però serve un coordinamento di questi interventi. E’ assurdo e grave che finora non si sia provveduto. Ma penseremo dopo alle responsabilità e alle colpe. Adesso serve intervenire. Subito. La Regione e i Comuni - con la ASL, l’AFM, Federfarma e Ordine dei Farmacisti - attivino immediatamente una struttura di coordinamento e con l’aiuto di Associazioni e volontari ponga rimedio a questo drammatico problema".

Ultima modifica il Giovedì, 26 Novembre 2020 16:47

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