Sei milioni e mezzo di euro per le aziende dell’Aquila e degli altri comuni del Cratere a indennizzo dei danni subiti a causa dell’emergenza Covid.
Il fondo, finanziato con alcune economie di spesa della delibera Cipe 135 del 2012 che il Comune dell’Aquila e gli altri comuni sono riusciti a farsi riassegnare, al termine di una lunga trattativa, dal Mise, sarà gestito direttamente da Invitalia mediante un bando che uscirà a breve.
I dettagli sono stati illustrati in conferenza stampa dal sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi e dal sindaco di Navelli Paolo Federico, presente in rappresentanza delle aree omogenee.
L’aspetto più importante di questo stanziamento, che si aggiunge alle misure già varate da Governo e Regione, è che i contributi saranno a fondo perduto (non sarà necessario alcun co-finanziamento) e saranno erogati direttamente sui conti correnti a mo’ di anticipazione a copertura del 100% delle spese per le quali si chiederanno i ristori. Le imprese dovranno comunque rendicontare entro 180 giorni dall'accreditamento delle cifre concesse.
I sei milioni e mezzo saranno così ripartiti: 4,55 al Comune dell’Aquila e i restanti (1,95 milioni) agli altri comuni. Destinatari, come detto, saranno le piccole e medie imprese attive alla data del 1 gennaio 2020 con attività economica principale rientrante nei codici Ateco bloccati nella prima fase della pandemia. Potranno rispondere al bando anche le imprese editoriali, quelle attive in ambito artistico, culturale e dell’intrattenimento.
Chi chiederà il contributo dovrà essere in regola con le varie normative e dovrà naturalmente avere la sede operativa all’Aquila o in uno dei 56 comuni del Cratere.
Il contributo massimo sarà di 8mila euro per le imprese con sede all’Aquila e di 5mila euro per quelle con sede nel Cratere.
Le spese ammissibili, quelle per le quali si potrà chiedere il contributo, sono le spese correnti e il cosiddetto capitale circolante, dunque le spese per le materie prime, i semilavorati e i prodotti finiti; le utenze (ma non gli affitti); gli oneri finanziari connessi alla mobilità aziendale; i costi del lavoro dipendente che non abbiano già beneficiato di altra agevolazione, anche indiretta. Non saranno rimborsabili, invece, anche per i bassi tetti imposti ai massimali, gli investimenti.
Non si potrà chiedere il contributo per le stesse voci di spesa per le quali si è già percepito un altro indennizzo, sia esso statale o regionale.
Le domande dovranno essere inoltrate in forma elettronica sul sito di Invitalia.
Il bando sarà pubblicato non appena la delibera uscirà in Gazzetta Ufficiale.