Sabato, 28 Novembre 2020 12:09

Alloggi C.A.S.E. e M.A.P., Coalizione sociale: "Il nuovo bando segna il fallimento della gestione Biondi"

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"Temè, si dice a L’Aquila. Dopo 3 anni, la Giunta finalmente riconosce l’insensatezza dei criteri con cui fino ad ora sono stati assegnati gli alloggi del Progetto C.A.S.E. e M.A.P. e pubblica un avviso di assegnazione rivolto a: privati cittadini/nuclei famigliari, punto e basta, nessuna indicazione se non l’esclusivo rispetto dell’ordine cronologico delle istanze presentate per l’assegnazione degli alloggi. Praticamente, dal furore ideologico alla rinuncia a qualsiasi tipo di programmazione".

A dirlo è la Coalizione sociale che esprime nell'assise civica la consigliera Carla Cimoroni.

Per 3 anni, "l'amministrazione Biondi ha fondato ideologicamente le proprie politiche sociali e in particolare abitative su criteri discriminatori, escludenti e illegittimi" l'affondo; "dal requisito di residenza pluriennale all'individuazione di aree meno pregiate, e quindi meno servite, in cui confinare i nuclei più fragili, passando per il permesso di soggiorno di lungo periodo e per la grottesca ulteriore premialità per l’anzianità di residenza. Ne chiedevamo da tempo la revisione, l’ultima volta a settembre, dopo la clamorosa ordinanza del Tribunale dell'Aquila che sanciva la condotta discriminatoria del Comune relativamente all'esclusione di una famiglia dall'assegnazione di un alloggio del Progetto CASE in ragione del titolo di soggiorno di uno dei componenti. Anche perché tutto questo fervore ideologico, tra l'altro, a dispetto dei proclami, si è rivelato fallimentare pure dal punto di vista economico, visto che continuano ad essere centinaia gli alloggi sfitti e abbandonati perciò al degrado, a fronte di centinaia di richiedenti esclusi in maniera discriminatoria e illogica".

È la stessa Delibera di Giunta n. 516 del 28/10/2020, alla base del nuovo bando, a confermare che “alla data odierna risultano liberi circa n. 600 alloggi del Progetto C.A.S.E. e n. 73 M.A.P sull’intero territorio comunale”. Il nuovo avviso è del 18 novembre "e sono già più di un centinaio le richieste pervenute agli uffici comunali, come prevedibile, nonostante il nuovo bando preveda canoni di locazione stabiliti in base alle quotazioni OMI (Osservatorio Mercato Immobiliare), in sostanza gli stessi applicati finora nei bandi rivolti a famiglie con ISEE superiori a 12.000 €. Sembra una sorta di invito all’arrembaggio quello del Comune, con l’unico disperato scopo di 'fare cassa', visto che l’unico criterio è quello cronologico e che il nuovo bando non esclude nemmeno privati cittadini che siano in possesso di altre abitazioni nel territorio dell’Aquila e dei comuni limitrofi. Eppure sarebbe bastato analizzare quanto avvenuto in questi anni (bandi per ISEE “alti” con offerta di alloggi superiore alla domanda e, di contro, bandi per ISEE inferiori a 12.000 € che non hanno soddisfatto tutte le richieste pervenute) per andare incontro alle reali esigenze abitative della popolazione. Ma, ancora una volta, la Giunta Biondi si dimostra insensibile alle necessità delle fasce più disagiate".

Ultima modifica il Sabato, 28 Novembre 2020 16:51

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