Giovedì, 17 Dicembre 2020 18:59

Screening con test rapidi: in provincia dell'Aquila il 17.7% di falsi positivi

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Sono stati 58 i casi di falso positivo emersi a seguito dello screening con test antigenici rapidi sulla popolazione della provincia dell'Aquila.

In altre parole, il 17.7% dei 327 test positivi inizialmente individuati è risultato negativo al test molecolare. 

E' emerso stamane, nel corso della V Commissione 'Garanzia e controllo' convocata dal presidente Giustino Masciocco per fare un bilancio della campagna di screening. 

Un dato interessante, nei giorni in cui il ministero della Salute sta pensando di parificare i test rapidi antigenici a quelli molecolari, di far rientrare cioè i tamponi rapidi tra quelli validabili, senza necessità di un ulteriore tampone molecolare per confermare la positività al Covid.

Attualmente, in caso di positività a un test antigenico è poi necessario essere sottoposti anche a un tampone molecolare. Una procedura prevista anche perché si ritiene alto il rischio che ci siano falsi positivi, come è accaduto, appunto all'Aquila.

Certo, così verrebbe ridotta l’attesa dei cittadini e si potrebbe garantire un tracciamento più puntuale, con l'individuazione di asintomatici che aiuterebbe ad evitare focolai; tuttavia, c'è il rischio che si tengano in quarantena - con le conseguenti preoccupazioni legate alla salute di familiari, amici e colleghi di lavoro - un gran numero di persone che, in realtà, risulterebbero negative a test molecolare. 

E poi, ci si domanda: c'è il rischio che vi siano anche falsi negativi? Così fosse, persone convinte di essere negative a seguito del test rischierebbero di circolare tranquillamente sebbene positivi. 

Ecco il motivo per cui alcuni esperti ribadiscono che va almeno eseguito il test molecolare di conferma su coloro che risultino positivi a test antigenico rapido: in questo modo, il tampone rapido svolgerebbe la sua piena funzione, e cioé quella di 'setaccio' come è stato, d'altra parte, in provincia dell'Aquila sebbene il numero di cittadini che si è sottoposto a test sia stato ampiamente inferiore alle attese. 

Così inteso, il modello sarebbe applicabile in modo virtuoso al mondo della scuola, consentendo un rientro in classe più sereno.

Ultima modifica il Giovedì, 17 Dicembre 2020 19:34

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