“Gli interventi sugli ospedali della provincia aquilana annunciati in pompa magna dal manager Testa dovevano essere realizzati prima. Le procedure di gara per l’affidamento delle progettazioni e per la realizzazione delle opere sono state concluse solamente adesso, quindi i lavori saranno ultimati con forte ritardo”.
Ad affermarlo sono il segretario provinciale Uil Fpl Antonio Ginnetti, il responsabile Sanità della Uil Fpl Gianfranco Giorgi e il segretario provinciale di Fsi Salvatore Placidi, in risposta all’annuncio fatto dal manager della Asl Roberto Testa sui lavori che saranno realizzati negli ospedali dell’Aquila, Avezzano, Sulmona e Castel di Sangro per il potenziamento delle terapie intensive e semintensive, per la separazione di percorsi e la riorganizzazione funzionale dei pronto soccorso.
“Testa parla di tempi record, senza rendersi conto che il tempo in cui gli interventi dovevano essere realizzati è ormai trascorso e siamo quasi arrivati alla terza ondata di pandemia che, secondo gli scienziati, dovrebbe arrivare a gennaio – affermano – I tempi per la realizzazione delle opere potrebbero essere lunghi con il concreto rischio di arrivare nuovamente scoperti alla terza ondata di pandemia, dato che gli esperti prevedono che non ci sarà uno stacco temporale lungo tra la seconda e la terza. Era importantissimo anticipare i lavori per non farsi trovare impreparati all’arrivo della seconda ondata di pandemia che, nemmeno a dirlo, a ottobre ci ha trovati scoperti. Data l’emergenza in corso, bastava che la Asl anticipasse i tempi di alcuni interventi straordinari sui presidi provinciali andando in deroga alle normative vigenti, così come fatto per il primo lotto di lavori al pronto soccorso dell’ospedale San Salvatore, dopo sollecitazioni giunte da più parti. Questo avrebbe garantito maggiore sicurezza agli operatori sanitari e ai cittadini”.
“E’ inutile elencare le cose che verranno fatte, forse neanche in tempi utili – specificano - Una tempistica sbagliata che agli occhi di tutti ha provocato serie conseguenze all’assistenza sanitaria ai cittadini, per non parlare della mancata cura e prevenzione dei malati covid free che creerà danni pesanti che si vedranno nel tempo”. “Siamo in forte ritardo su tutto – proseguono Ginnetti, Giorgi e Placidi – E non c’è proprio nessun motivo per autocelebrarsi dal momento che i cittadini, i lavoratori, i sindacati, i sindaci e gran parte della politica sono scontenti per tutto il non fatto fino ad ora”. Circa la delibera del 16 dicembre scorso di approvazione della graduatoria per l’assunzione di nuovi infermieri, Ginnetti, Giorgi e Placidi concludono: “Arriva in forte ritardo, così come i lavori. La Asl aveva bisogno di infermieri così come di altri professionisti sanitari già da molto tempo. Non c’è quindi da incensarsi perché a giudicare saranno i cittadini: la salute pubblica, infatti, vale molto di più di un pareggio di bilancio”.