“C’è un po’ di rammarico ma il lavoro fatto non andrà sprecato”.
Pierluigi Biondi commenta così la decisione del Mibact di conferire il titolo di Capitale italiana della cultura 2022 a Procida.
Il primo cittadino ha voluto tenere una conferenza stampa all’Auditorium del Parco insieme ai rappresentanti delle istituzioni che hanno condiviso il percorso della candidatura, dai presidenti e direttori artistici degli enti culturali - Barattelli, Sinfonica, Tsa (per il quale era presente il presidente Buttafuoco), Accademia delle Belle Arti, Conservatorio, Solsti Aquilani - ai rettori di Univaq e GSSI (Edoardo Alesse e Eugenio Coccia) fino ai sindaci dei piccoli comuni del territorio. Presenti, in videoconferenza, anche il coordinatore del dossier, il professor Pierluigi Sacco, e il il segretario generale della Fondazione MAXXI Pietro Barrera.
“Faccio i miei complimenti al comune di Procida” ha esordito Biondi “Sono contento anche perché è stata premiata una piccola comunità, segno che si può fare cultura anche al di fuori delle grandi metropoli”.
“C’è un pizzico di dispiacere” ha proseguito Biondi “ma sarebbe un peccato buttare il lavoro fatto, che è frutto di una condivisione che ha visto per la prima volta lavorare insieme la città, i comuni del territorio, la Regione, e le istituzioni culturali. Yutti accomunati dalla volontà di dare nuova vita all’Aquila, di cambiare la narrazione su questa città, affinché non sia più vista e percepita solo come la città delle macerie e del terremoto. Il dossier che abbiamo presentato ha una validità che è stata riconosciuta anche dalla commissione del Mibact e che va al di là del riconoscimento. La vita va avanti”.
Biondi ha escluso che quella del Mibact, ministero retto da Dario Franceschini, esponente del Pd, sia stata una decisione politica, collegata alla vicenda del Festival degli Incontri, il progetto che lo stesso Mibact aveva finanziato con 700 mila euro in occasione del decennale del terremoto e che non ha mai visto la luce per il niet opposto da Biondi al programma che la direttrice designata, Silvia Barbagallo, aveva presentato e che avrebbe visto la presenza di ospiti come Roberto Saviano e Zerocalcare. “Con Franceschini non ho mai discusso” ha affermato Biondi “Semmai mi sono confrontato con altri per un progetto un po’ stravagante, che avrebbe voluto insegnare a L’Aquila cos’è la cultura. E poi l’amministrazione di Procida non è schierata con l’attuale governo, a differenza di altre città come Bari o Taranto, quindi non parlerei di scelta politica”.
Proprio il tesoretto non speso per il Festival degli Incontri, che il ministero ha avocato a sé e girato alla presidenza del Consiglio, dove è ancora in cassaforte, potrebbe rappresentare la dotazione finanziaria sulla quale puntare per realizzare, almeno in parte, alcuni dei progetti presenti nel dossier di candidatura: “Abbiamo da tempo un’interlocuzione aperta con la Presidenza del consiglio dei ministri e il ministro Spadafora, titolare della delega sui grandi eventi, per poter riavere quei fondi” ha detto Biondi “Aspettiamo che passi questa fase complicata per il governo nazionale per tornare all’attacco. Ma puntiamo anche ai nuovi fondi Restart, che dovrebbero provenire dalle risorse appena stanziate dal governo per la ricostruzione, nella speranza che l’iter per impegnarli e spenderli sia molto più veloce di quello della vecchia programmazione”.