Le voci si sono rincorse per tutta la giornata, in serata la conferma: il manager della Asl 1, Roberto Testa, ha firmato il provvedimento di nomina di Franco Marinangeli, primario del reparto di Terapia intensiva dell'ospedale San Salvatore dell'Aquila, come direttore sanitario facente funzione.
Marinangeli subentra così, ad interim, all'uscente Sabrina Cicogna, 'fatta fuori' tra le polemiche dal direttore generale della Azienda sanitaria locale.
La firma ha tardato ad arrivare per un motivo semplice: a quanto appreso da newstown, Testa avrebbe chiesto un parere legale.
In effetti, Marinangeli non figura nell'elenco dei 41 idonei, approvato dalla giunta regionale, tra i quali possono essere scelti i nuovi direttori sanitari delle Asl abruzzese; il dubbio, dunque, atteneva alla possibilità di indicare Marinangeli per svolgere l'incarico di facente funzione: di certo, non potrà essere il primario di Terapia intensiva il nuovo direttore sanitario della Asl 1.
Lo stimato professionista aquilano avrebbe accettato l'incarico per senso di responsabilità, e per un tempo limitato, stante la grave crisi istituzionale causata dalla decisione di Testa di non rinnovare l'incarico a Cicogna nel mezzo di una pandemia.
Ma come mai Testa non procede alla nomina definitiva del successore di Cicogna?
In sostanza, si è in attesa di vagliare il ricorso presentato da uno degli esclusi dalla lista approvata da Regione Abruzzo: il comitato che ha valutato i curricula pervenuti avrebbe dovuto riunirsi domani per discutere il caso ma pare che la riunione sia stata rinviata a settimana prossima.
Ovviamente, non si possono sottacere le 'ragioni politiche' che sottendono agli ultimi accadimenti in seno alla Asl 1.
Come anticipato nei giorni scorsi, Testa sarebbe orientato a nominare Carmine Viola, direttore del Presidio ospedaliero di Tagliacozzo, già indicato dal sindaco di Avezzano Gianni Di Pangrazio come sub commissario per l'emergenza della Rsa Don Orione. La nomina di Viola servirebbe a pacificare il territorio marsicano che, in questi mesi di pandemia, ha espresso dubbi forti sulla gestione della Asl 1, fino ad arrivare alla lettera firmata da un gran numero di sindaci del territorio che, di fatto, chiedevano il commissariamento dell'azienda sanitaria locale.
Tuttavia, tra i corridoi dell'Emciclo si vocifera che la nomina sarebbe da inquadrare in un più ampio accordo politico tra lo stesso Di Pangrazio, il consigliere regionale di Fratelli d'Italia Mario Quaglieri e l'assessore regionale con delega alle aree interne Guido Liris che, così, starebbe consolidando la sua discesa in campo alle prossime elezioni politiche costruendo alleanze forti sulla Marsica.
Una mossa che non sarebbe piaciuta affatto al sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi che, come noto, nutre l'ambizione di diventare parlamentare; d'altra parte, i tempi sono tiranni con il primo cittadino del capoluogo considerato che, se dovesse trovare soluzione l'attuale crisi di Governo, si arriverebbe a fine legislatura nel 2023, mesi dopo le elezioni ammininistrative all'Aquila. Difficilmente Biondi potrebbe fare un passo indietro in attesa delle politiche, restando 'fermo' un anno. Intanto, il centrodestra ha forzato la mano, annunciando di fatto la sua ricandidatura.
E Liris potrebbe approfittarne; anche così possono leggersi le spaccature delle ultime ore sulla richiesta dei consiglieri comunali che fanno riferimento all'assessore regionale di un posto in Giunta, una mossa che è destinata a mettere in forte difficoltà il sindaco dell'Aquila. E chissà che non sia stato proprio Biondi lo 'sponsor' di Marinangeli, per stoppare, almeno per il momento, le scelte che starebbero maturando in seno alla Asl 1.