Ad oggi, sono 40 i pazienti covid trasferiti al San Salvatore dell'Aquila da Pescara; gli attuali posti dedicati sono in gran parte occupati, 67 su 98 disponibili, con ulteriori 10 richieste ancora pendenti.
Sono tutti occupati i 10 posti letto dell'ala covid di Malattie infettive, laddove, considerata la minore pressione sul nosocomio aquilano per il contenimento della curva del contagio in provincia rispetto ai terribili mesi di ottobre e novembre, è stata lasciata soltanto un'ala 'sporca'; occupati 11 posti su 12 nel G8, 19 su 26 alla pneumologia, 27 su 50 alla Medicina covid.
Non solo. Da Pescara sono stati trasferiti anche alcuni senzatetto che andranno ad occupare la lungodegenza.
Questa la situazione.
L'ospedale San Salvatore, sebbene sotto pressione, è pronto comunque, con una strategia flessibile che permette di reperire altri posti letto covid in caso di necessità, ad attivarne fino a 120-140. Ovviamente, non vuol dire che non ci sia preoccupazione per ciò che potrebbe accadere nelle prossime settimane.
Stamane si farà un punto della situazione; flessibilità vuol dire che è possibile rimodulare posti letto rispetto alle esigenze, anche in quei reparti che erano tornati almeno in parte alla normalità, tuttavia va messa in campo una strategia regionale che impegni tutti gli ospedali per far fronte alle esigenze dei territori più colpiti dalla diffusione del contagio.
L'area metropolitana di Pescara, in particolare: stando ai dati diffusi ieri dal ricercatore Riccardo Persio, rispetto all'incidenza settimanale dell'epidemia - ovvero il numero di casi settimanali positivi ogni 100mila abitanti - Pescara è la terza peggiore provincia d'Italia con 328,1 casi ogni 100mila abitanti, molto vicina ai valori di Perugia dichiarata zona rossa in queste ore.
Per il momento, però, Regione Abruzzo - che ha istituito la zona rossa nei comuni di San Giovanni Teatino, Tocco da Casauria e Atessa, mettendo sotto la lente di ingrandimento l'evolversi della pandemia a Chieti e Francavilla - non ha assunto provvedimenti più stringenti per fermare la crescita dei contagi a Pescara.
Sfogliando i dati di Persio, si evince che L'Aquila è 23esima su 107 con livelli di incidenza piuttosto rassicuranti, anche se al di sopra dei 50 ogni 100mila richiesti per la zona bianca; Teramo (65esima su 107) ha un'incidenza piuttosto alta, tuttavia ancora sotto controllo; Chieti (99esima su 107) ha un'incidenza altissima, al di sopra dei livelli di sicurezza (250 ogni 100mila).