Lunedì, 08 Febbraio 2021 23:38

Piscine e palestre ancora chiuse: le regole del Cts per quando riapriranno

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Dieci metri quadri per persona in piscina e soltanto lezioni individuali in palestra: sono tra le regole principali proposte dal ministero dello sport e validate dal Cts per chiedere la riapertura delle strutture chiuse ormai da mesi per l'emergenza Covid-19.

Il documento, citato dal Corriere della Sera, elenca tuti gli adempimenti necessari per le strutture prima della decisione che però spetterà al nuovo governo.

"Si valuta con molta preoccupazione, in questa fase dell’epidemia sostenuta - scrivono gli scienziati del Cts - il riscontro potenziale di aggregazioni tra persone all’interno degli impianti sportivi, soprattutto in ambienti chiusi e confinati. Ma - prosegue il Cts - si ritiene particolarmente importante il ritorno alla fruizione delle attività fisiche, soprattutto nei soggetti in età evolutiva e negli individui con patologie croniche e negli anziani, nei quali il benessere psico-fisico acquisisce una dimensione fondamentale sullo stato di salute".

Il comitato tecnico scientifico propone una "riapertura scaglionata delle diverse ed eterogenee discipline sportive di base, improntata al principio di massima cautela".

"In zona arancione - si legge ancora nel documento - oltre alle attività consentite nelle aree 'zona rossa', sono consentite nelle palestre, piscine e tensostrutture le attività sportive di base individuali, anche acquatiche, e le attività sportive dilettantistiche non di squadra o di contatto; sono inoltre consentiti gli allenamenti per le attività sportive di contatto e per gli sport di squadra esclusivamente se svolti in forma individuale, nel rispetto del distanziamento e del divieto di assembramento".

In zona gialla "oltre alle attività consentite nelle aree 'zona rossa e zona arancione'. sono consentiti gli allenamenti per gli sport da contatto e di squadra dilettantistico e di base".

Il protocollo stabilisce che "è obbligatorio mantenere la distanza interpersonale minima adeguata all’intensità dell’esercizio, comunque non inferiore a 2 mt".

Per le piscine il ministero aveva proposto 7 metri quadri per persona che il Cts chiede invece di portare a 10 metri.

"E' obbligatoria la pulizia delle aree di contatto di ciascun attrezzo dopo ogni utilizzo da parte dell’utente con opportuno prodotto igienizzante".

"Bisogna evitare di lasciare in luoghi condivisi con altri gli indumenti indossati per l’attività fisica, ma riporli in zaini o borse personali e, una volta rientrati a casa, lavarli separatamente dagli altri indumenti. Occorre inoltre bere sempre da bicchieri monouso o bottiglie personalizzate. Occorre ancora gettare subito in appositi contenitori i fazzolettini di carta o altri materiali usati (ben sigillati); utilizzare ove possibile tappetini propri, o se di uso collettivo è obbligatorio igienizzarli prima e dopo la sessione di allenamento. Il documento vieta l’uso delle docce".

"Gli operatori delle strutture sportive sono obbligati a indossare correttamente la mascherina".

Il numero di dispenser e la quantità di gel disinfettante da mettere a disposizione, secondo il Cts, "va calibrato non solo in base alla superficie ma anche in funzione del numero di potenziali utenti che potrebbero utilizzarlo".

I dispenser di gel igienizzante "vanno previsti in maniera diffusa in tutti i punti di passaggio, inclusi l’ingresso all’impianto, gli accessi agli spogliatoi e ai servizi nonché gli accessi alle diverse aree".

Per la pallanuoto il Cts ritiene che "la mascherina debba essere obbligatoriamente usata non solo dagli ufficiali di gara (ad eccezione dell’arbitro), ma anche dagli atleti in attesa di entrare in vasca e dagli allenatori, in particolare durante le interlocuzioni con gli stessi ufficiali di gara.

Ultima modifica il Lunedì, 08 Febbraio 2021 23:46

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