Il 2021 potrebbe essere l’anno della svolta per la partenza dei cantieri nei comuni del cosiddetto “doppio cratere”, quelli colpiti cioè sia dal sisma 2009 che da quello 2016/2017.
“Nel 2020” si legge in una nota dell’Usrc, l’Ufficio per la ricostruzione dei comuni del Cratere “dopo tutte le necessarie condivisioni e pur in regime di smart-working del personale, l’Usrc ha pubblicato il decreto n. 6 del 04/05/2020, così come previsto dall’ordinanza n. 51 del Commissario Straordinario Ricostruzione Sisma 2016”.
“Tale provvedimento ha definito le modalità per procedere alla presentazione delle domande di contributo per quegli aggregati già danneggiati dal sisma 2009 che hanno avuto maggiori danni a seguito degli eventi del sisma Centro Italia 2016”.
“L’attività Usrc riguardante la ricostruzione privata in tali comuni appartenenti al “doppio cratere” è concentrata soprattutto sull’attribuzione degli esiti di agibilità (assenti e/o di aggravamento mediante perizia giurata o asseverata) e sull’istruttoria delle domande effettivamente presentate”.
“Lo stato di fatto, che fa ben sperare per l’auspicata apertura dei cantieri, si può riassumere con le sopraggiunte 165 richieste di attribuzione dell’esito e le 130 richieste di contributo, per un valore complessivo di circa 12 milioni di euro”.
“Queste ultime 130 richieste sono riconducibili a aggregati complessi in muratura per circa 1300 unità immobiliari, delle quali già 12 approvate per un valore di circa 11 milioni di euro, 46 in istruttoria e 68 in attesa di riscontri documentali”.
“Il titolare dell’Usrc, Raffaello Fico, ha comunicato i dati al commissario Giovanni Legnini e al coordinatore della struttura di missione Fabrizio Curcio, specificando, ai fini di una corretta programmazione delle risorse, che dall’analisi dei 12 casi già ammessi a contributo emerge un valore medio, pesato sugli importi, del 24% da porre a carico della contabilità speciale del Commissario 2016”.
“Fico si aspetta dai Comuni, dagli ordini professionali e dall'Ance una particolare sensibilizzazione verso tempi ragionevoli di consegna delle documentazioni integrative richieste ai fini di evitare pericolosi rallentamento dei processi ed ulteriori disagi alle popolazioni doppiamente colpite”