Giovedì, 18 Marzo 2021 17:58

Vaccino AstraZeneca, via libera dell'Ema: "E' sicuro e efficace, 25 rari casi di trombosi su 20 milioni di vaccinati"

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Via libera Ema alla ripresa delle somministrazioni del vaccino Covid di AstraZeneca, attualmente sospeso in Italia e in altri Paesi.

Il prodotto anglo-svedese "è sicuro ed efficace nella protezione dal Coronavirus, non è associato all'aumento del rischio complessivo di eventi tromboembolici e coaguli di sangue", ha detto la direttrice esecutiva dell'Ema, Emer Cooke, nella conferenza stampa seguita al vertice dell'Agenzia europea del farmaco.

"Alcuni paesi hanno sospeso le vaccinazioni. La conclusione scientifica a cui siamo arrivati offre ai paesi le informazioni per prendere una decisione ponderata relativa all'uso del vaccino AstraZeneca nella loro campagna vaccinale", ha aggiunto Cooke, ribadendo che "i suoi benefici e la protezione delle persone dal Covid-19 superano i possibili rischi".

Cooke ha poi fatto sapere che "lanceremo ulteriori approfondimenti per capire di più" sui "rari" eventi avversi segnalati.

"Durante le attività di indagine e revisione" avviate su alcune segnalazioni, "abbiamo cominciato a vedere un piccolo numero di casi di un raro e inusuale ma molto serio disturbo della coagulazione e questa osservazione ha innescato una ulteriore revisione focalizzata", ha rilevato Cooke.

Gli esperti dell'Ema in ogni caso non hanno "trovato prova di problemi di qualità o sui lotti", ha evidenziato la direttrice esecutiva dell'Ema, sottolineando che vaccinando milioni di persone "è inevitabile" che si verifichino "casi inattesi".

Riguardo i casi segnalati di eventi trombotici la dottoressa Sabine Straus, presidente del comitato di farmacovigilanza, ha spiegato che "7 sono dalla Germania, 3 dall'Italia, 2 dalla Norvegia e uno dalla Spagna. Abbiamo poi 3 casi nel Regno Unito e 2 dall'India". Straus ha inoltre fatto sapere che il foglietto illustrativo del vaccino AstraZeneca "deve essere aggiornato". "E' importante che venga comunicato al pubblico e agli operatori sanitari perché apprendano meglio queste informazioni, permettendo loro di mitigare questi effetti collaterali".

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