Domenica, 21 Marzo 2021 22:13

Ecco cosa si sa sullo Sputnik: chi lo sta usando e quanto è efficace

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Sono tanti i Paesi del mondo che hanno ottenuto l’autorizzazione per uso emergenziale del vaccino Sputnik V. Ma in Europa non è ancora stato dato il via libera.

Ecco chi ha cominciato a usarlo e cosa sappiamo del vaccino russo: dal caso di San Marino alle sperimentazioni allo Spallanzani.

I Paesi che a oggi hanno deciso di utilizzare Sputnik V sono 54 in tutto il mondo, ma in molti non lo hanno ancora autorizzato.

Il 2 febbraio 2021, la rivista scientifica The Lancet ha pubblicato uno studio che sostiene che il vaccino russo Sputnik V ha dimostrato un’efficacia altissima: il 91,6%.

L'agenzia comunitaria dell'Unione europea per la valutazione dei medicinali (Ema) non dà però ancora la sua autorizzazione definitiva, mentre il 4 marzo ha avviato la fase di revisione clinica.

Lo stesso istituto Spallanzani di Roma ha annunciato la sperimentazione dello Sputnik V il 20 marzo.

Intanto hanno ormai detto sì allo Sputnik V Paesi in tutti i continenti, tra cui Bielorussia, Argentina, Bolivia, Algeria, Palestina, Venezuela, Paraguay, Turkmenistan, Emirati Arabi Uniti, Iran, Repubblica di Guinea, Tunisia, Armenia, Messico, Nicaragua, Libano, Myanmar, Pakistan, Mongolia, Bahrain, Montenegro, Saint Vincent e Grenadines, Kazakistan, Uzbekistan, Gabon, Filippine, Bosnia Herzegovina e Serbia.

L’Europa continua a esprimere cautela, anche se da Mario Draghi ad Angela Merkel sono cominciate a circolare ipotesi per una possibile via autonoma e più pragmatica rispetto a Bruxelles. “Bisogna prima cercare il coordinamento europeo, sennò uno fa altrimenti”, questa la frase del presidente del Consiglio Mario Draghi che ha fatto pensare a un’apertura verso vaccini non ancora approvati dall’Europa.

In realtà, nessun grande paese europeo avrebbe intenzione di autorizzare Sputnik V senza la raccomandazione dell’Ema né di fare ordini commerciali in attesa di un’autorizzazione. Finora l’unico paese dell’Ue ad aver approvato Sputnik V autonomamente è stata l’Ungheria, il cui primo ministro Viktor Orbán è politicamente vicino alla Russia. La Slovacchia ha invece ordinato un certo numero di dosi.

Lo Sputnik V è utilizzato anche nella Repubblica di San Marino, che non fa parte dell’Unione Europea, per provare a ridurre i problemi legati alla scarsità delle forniture dei vaccini.

Restano tuttavia ancora molto vaghi i dati sulla campagna di vaccinazione Sputnik V in Russia, dove sembra siano state vaccinate soltanto 3,5 milioni di persone su un totale di 144 milioni di abitanti.

L’Ema, come detto, ha cominciato una “rolling review” di Sputnik V all’inizio di marzo: significa che sta valutando i dati disponibili man mano che arrivano, anche se Gamaleya, il laboratorio finanziato dallo stato russo che ha prodotto il vaccino, finora non ha fatto richiesta ufficiale di autorizzazione. La “rolling review” consentirà però di velocizzare di molto le procedure di autorizzazione, quando la richiesta arriverà.

Non è ancora chiaro quanto tempo servirà all’Ema per un’eventuale autorizzazione.

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