Domenica, 28 Marzo 2021 13:04

Assegno unico universale per i figli, testo in Senato: ecco cosa prevede

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Il Senato è pronto a esaminare il disegno di legge sull'assegno unico per i figli: il testo arriverà a Palazzo Madama il 30 marzo.

Dopo mesi di stand by, complice anche la crisi di governo, l’iter parlamentare si è sbloccato e nelle scorse settimane è arrivato un nuovo ok unanime in commissione Lavoro al Senato: un passaggio che prepara la strada al via libera definitivo del ddl. Secondo tutti i partiti, il provvedimento "rivoluziona" gli aiuti alle famiglie.

L’obiettivo, come confermato dalla ministra per la Famiglia Elena Bonetti, è di partire da luglio con il nuovo assegno per i figli a carico.

Anche il premier Mario Draghi, nelle scorse ore, ha ribadito data e importo della misura di sostegno: l'assegno unico familiare "arriva il primo luglio, 250 euro al mese con una maggiorazione per i disabili".

L'assegno spetta a tutte le famiglie che hanno un figlio a carico di età fino a 21 anni.

Il sostegno avrà un valore massimo di 250 euro: nella cifra confluiscono una parte fissa e una variabile, legata al reddito complessivo della famiglia. L’importo, quindi, sarà modulato in base all'Isee e diviso in parti uguali tra i genitori. È prevista una maggiorazione a partire dal secondo figlio e un aumento tra il 30% e il 50% in caso di figli disabili.

Il beneficio è destinato a lavoratori dipendenti, autonomi o incapienti. Si tratta, quindi, di un credito d'imposta o assegno mensile per i figli da 0 a 21 anni che andrà a tutte le famiglie, compresi incapienti e partite Iva (finora escluse perché gran parte dei sostegni alle famiglie sono legati al contratto di lavoro dipendente o a detrazioni che non si percepiscono con livelli di reddito sotto la no tax area). I genitori possono fare richiesta dal settimo mese di gravidanza.

Fino ai 18 anni del figlio, l’assegno andrà ai genitori. Poi, su richiesta, dai 18 ai 21 anni può essere dato direttamente ai figli "per favorirne l'autonomia".

Dalla maggiore età, una somma ridotta rispetto all'assegno potrebbe essere accreditata direttamente al figlio se: è iscritto all’università; è un tirocinante; è iscritto a un corso professionale; svolge il servizio civile; svolge un lavoro a basso reddito.

Il progetto dell’assegno unico era fermo in Senato dalla scorsa estate, dopo che la Camera aveva dato il primo via libera - sempre all'unanimità - al disegno di legge che delega il governo a istituire il nuovo strumento “universale e progressivo”.

Il governo avrà 12 mesi per attuare la delega ma è pronto, assicura Bonetti, "a dare seguito prima possibile ai decreti attuativi". Manca però, appunto, l’ok definitivo dell'Aula del Senato.

Per finanziare questa riforma la legge di Bilancio ha stanziato i primi 3 miliardi per il 2021 (tra 5 e 6 a regime a partire dal 2022), che si sommano ai circa 125 miliardi al momento dedicati ad altri strumenti che andranno gradualmente in soffitta, dai vari bonus (nascita, bebè), alle detrazioni per i figli a carico e l'assegno familiare.

Ultima modifica il Domenica, 28 Marzo 2021 14:37

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