E' davvero possibile rendere pubblici i nomi di coloro che si vaccinano contro il Covid?
La divulgazione degli elenchi dei vaccinati è una misura di trasparenza invocata da più parti negli ultimi giorni, specie in seguito all'emergere di casi poco chiari di presunti favoritismi, ossia di persone che, pur non appartenendo alle categorie prioritarie, sono state vaccinate ugualmente "fuori lista" (su questi episodi sono in corso anche delle indagini).
La Asl dell'Aquila sostiene però che pubblicare i nomi sia impossibile, per questioni inerenti la tutela della privacy.
Chi ha ragione?
NewsTown ha interpellato il Garante per la protezione dei dati personali.
La risposta è che, con la normativa attuale, rendere pubblici gli elenchi dei vaccinati non è possibile.
L'Autority osserva che, su questa materia, va applicato in maniera estensiva un principio ribadito in una delle risposte alle Faq sul trattamento e la protezione dei dati personali nel contesto pandemico.
Alla domanda "È possibile diffondere i dati identificativi delle persone positive al COVID 19 o che sono state poste in isolamento domiciliare?" il Garante ha risposto: "La disciplina vigente vieta la diffusione dei dati relativi alla salute. Tale divieto non è stato derogato dalla normativa d’urgenza sull’emergenza epidemiologica da Covid-19".
Il vaccino è a tutti gli effetti un atto medico. Come tale, rientra nella sfera dei cosiddetti dati sensibili, che rappresentano il nucleo duro dei dati personali.
Finora, dice ancora il Garante, le leggi e gli altri provvedimenti adottati per far fronte all'emergenza sanitaria non hanno proevisto deroghe al divieto di divulgazione dei dati personali; pertanto, per rendere pubblici gli elenchi dei vaccinati, servirebbe un intervento del legislatore, ossia un provvedimento ad hoc del parlamento.