305 somministrazioni negli ultimi tre giorni, di cui 200 senza prenotazione agli studenti.
E’ il bilancio dell’attività vaccinale anti covid in provincia dell'Aquila dal 16 al 18 agosto con l’adozione del doppio canale, vale a dire accesso diretto o prenotazione il giorno prima della somministrazione.
A darne notizia è la Asl.
"Sono numeri che testimoniano come la ‘macchina’ della vaccinazione abbia ormai ingranato le marce alte, proiettandosi ai primi posti della graduatoria regionale" si legge in una nota dell'azienda sanitaria.
"I dati, spalmati nelle ultime 72 ore, dimostrano, in particolare, che l’azienda sanitaria è riuscita a intercettare un’ampia fetta di studenti, la fascia di utenza che, anche in base alle direttive del Governo, rappresenta la priorità, soprattutto in vista della riapertura delle scuole in programma tra circa un mese".
"Buona risposta anche delle altre categorie sociali, nel segno di una condivisione di responsabilità collettiva che prende sempre più piede.
Infatti, sempre con riferimento agli ultimi tre giorni, nel territorio della provincia di L’Aquila si sono sottoposti alla vaccinazione 35 tra operatori scolastici e insegnanti".
"La mobilitazione comunicativa, ribadita ogni giorno dai medici, ha fatto breccia anche in settanta persone appartenenti alla fascia d’età over 60, una delle più strategiche nell’ambito dell’obiettivo finalizzato al raggiungimento dell’immunità di gregge, prevista per fine settembre".
"Alla base degli ottimi riscontri della vaccinazione di questo inizio di settimana, ci sono anche le nuove modalità introdotte dall’azienda sanitaria che si articolano in un doppio canale: vaccinazione con accesso diretto ai centri vaccinali (quindi senza preventivo appuntamento) oppure tramite prenotazione da inviare alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. il giorno precedente la somministrazione".
“E’ significativa”, afferma il direttore della Prevenzione, Domenico Pompei, “soprattutto l’adesione degli utenti compresi tra i 12 e 18 anni. Siamo in campo, ormai da mesi, con tutte le nostre risorse, umane e tecnologiche, per cercare di immunizzare il maggior numero possibile di persone. L’andamento delle somministrazioni, soprattutto nelle ultime settimane, è un motivo di fiducia perché denota una crescente sensibilità della gente”.