Riceviamo e pubblichiamo questo appello scritto dal Comitato dei familiari delle vittime del sisma del 6 aprile 2009.
Anche quest’anno la fiaccolata che per anni ha accompagnato gli anniversari del sisma del 6 aprile 2009, a causa delle restrizioni anti Covid non ci sarà. A sostituirla ci saranno, ci auguriamo, migliaia di luci alle finestre per rendere omaggio alle 309 vittime di quella terribile notte e per ricordare tutti coloro, soprattutto le persone anziane, che la pandemia ha strappato alla vita nella solitudine più raggelante.
Questo anniversario ci porta finalmente il Parco della memoria, spazio fatto di verde ed acqua che verrà inaugurato nel momento in cui sarà possibile muoversi senza eccessive restrizioni. Perché quel luogo appartiene a tutta la comunità. Ne racconta la storia, la sofferenza, la rinascita.
E apparterrà a chi capiterà per caso, magari un turista, poiché un luogo del genere non rappresenta solo il ricordo, ma piuttosto deve essere monito e conoscenza per far sì che la tragedia evocata non si ripeta. Perché se è vero che il passato è passato è altrettanto vero, purtroppo, che, passano gli anni ma il presente continua a non migliorare.
Ma un momento di condivisione con la città, nonostante le restrizioni, lo vorremmo.
E allora il 6 aprile, quando torneremo ad essere in fascia “arancione”, sarà possibile recarsi nell’area antistante il Parco della memoria (ingresso principale di Piazzale Paoli, di fronte alla Villa Comunale), dove, sotto il grande telo che raccoglie i nomi di tutte le vittime, chi vorrà potrà lasciare viole o primule che verranno messe successivamente a dimora.