Giovedì, 08 Aprile 2021 12:50

Popolare Bari chiude 34 filiali in Abruzzo. I sindacati: "Eutanasia del credito"

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I sindacati Fisac Cgil, First Cisl e Uilca Uil lanciano l'allarme per l'imminente chiusura, in Abruzzo, di 34 filiali bancarie della ex Cassa di Risparmio di Pescara, ora gruppo Banca Popolare di Bari.

"Si compie, in questa primavera, la programmata eutanasia del credito bancario in Abruzzo" si legge in una nota congiunta "a cominciare da quei territori (Pescara e zone dell’interno) un tempo radicamento massimo della ex Cassa di Risparmio di Pescara (poi Banca di Lodi, poi Banco Popolare, poi Tercas-Caripe ed infine Gruppo Banca Popolare Bari), con decine di sportelli, a volte i soli presenti in aree a cosiddetto rischio di bancabilità per la presenza nel comune di un solo presidio del credito. Molte di queste filiali operano al servizio di vaste comunità, anche aziendali, e da decenni con reciproco interesse economico e di relazione".

"In Abruzzo, sono in chiusura 34 filiali".

"A fine aprile, nella provincia di Pescara, saranno interessati due sportelli su Pescara Porta-Nuova e la filiale di Bussi, cui seguiranno, entro il prossimo ottobre, le altre, non ancora oggetto di comunicazione da parte aziendale".

"La ex-Caripe e la Ex-Tercas hanno svolto e continuano a svolgere un fondamentale ruolo di tutela degli interessi di credito e di risparmio di tanti cittadini (molti in età anagrafica avanzata e bisognosi di un servizio di assistenza/consulenza di prossimità e non certo con canali remoti a massima spersonalizzazione e poco confacenti per clientela a basso tasso di alfabetizzazione digitale) e tante imprese storicamente insediate nel territorio (basti pensare all’ex polo chimico di Bussi)".

"In era “Covid” è accettabile pensare di chiudere presidi locali, senza alcuna interlocuzione sul territorio e senza un’attenta valutazione sulle ricadute economiche e sociali, in termini di facilità di accesso al credito a tante medie e piccole aziende?".

"Le stesse organizzazioni regionali e provinciali confederali del credito, ancora si chiedono: ma nella nostra provincia l’attuale Fondazione PescaraAbruzzo non ha nulla da proporre, nulla da mettere in campo per evitare il realizzarsi dell’estremo tassello di desertificazione del credito in una provincia già ampiamente piegata dalle vicissitudini economiche e sociali del momento?".

"Solo un assordante silenzio. Le organizzazioni sindacali sono pronte ad aprire un tavolo di confronto con tutti i portatori di interessi presenti sul territorio".

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