Il Giro d’Italia torna in Abruzzo.
L’edizione 2021 - la 104ª della storia della corsa rosa, in programma dall’8 al 21 maggio – toccherà la regione con ben tre partenze di tappa e un arrivo.
Si comincia il 14 maggio, giorno della 7ª tappa, con la Notaresco-Termoli; dopo uno sconfinamento in Puglia, il giro tornerà in Abruzzo il 16 maggio per il tappone montano Castel Di Sangro-Campo Felice (Rocca di Cambio), 3.400 m di dislivello con tre Gran premi della Montagna prima dell’erta finale; infine, il 17 maggio, L'Aquila sarà città di partenza della decima tappa che porterà il gruppo a Foligno.
La presentazione della “tre giorni rosa” è avvenuta questa mattina all’Aquila a palazzo Silone alla presenza di Davide Cassani, ex corridore, da anni commentatore televisivo Rai e attualmente anche ct della nazionale di ciclismo italiana; Stefano Garzelli, vincitore del Giro 2000 e anch’egli telecronista Rai; Guido Quintino Liris, assessore regionale allo Sport; i sindaci di Notaresco, Castel Di Sangro, Rocca Di Cambio e L’Aquila, rispettivamente Diego Di Bonaventura, Angelo Caruso, Gennaro Di Stefano e Pierluigi Biondi.
In collegamento da Milano anche Mauro Vegni, direttore della corsa. Ospite d’eccezione della conferenza stampa – durante la quale sono stati esibiti anche due cimeli: il trofeo che ogni anno va al vincitore del Giro, che reca incisi tutti i nomi dai trionfatori dal 2000 in qua, e la maglia rosa indossata da Vincenzo Meco nel 1962 - il cantante abruzzese Gianluca Ginoble, uno dei membri del trio vocale Il Volo. Il corridore teatino Giulio Ciccone, che sarà uno dei protagonisti della corsa - insieme a Vincenzo Nibali, Peter Saga, Elia Viviani, Egan Bernal, Thibaut Pinot, Romain Bardet, Mikel Landa – ha invece inviato un video messaggio.
NOTARESCO (TE)-TERMOLI
Il Giro arriverà in Abruzzo venerdì 14 maggio per la settima tappa, la Notaresco (TE)-Termoli. Lunghezza totale 181 km, tappa per lo più per velocisti, con qualche puntata nell’entroterra, dove saranno affrontate alcune salite che non potranno comunque influenzare la conclusione. Un solo gran premio della montagna (di quarta categoria) a Chieti, due traguardi volanti, a Crecchio e Fossacesia Marina. La tappa passerà anche per Mntesilvano, Ortona, Vasto e S. Salvo. Da segnalare che l’ultimo chilometro presenta alcuni strappi e pendenze che potrebbero sfilacciare il gruppo lanciato verso la volata.
CASTEL DI SANGRO-ROCCA DI CAMBIO (CAMPO FELICE)
La tappa di maggior interesse sarà sicuramente la nona, in programma domenica 16 maggio. Tappa tutta aquilana, breve ma intensa, da Castel Di Sangro a Rocca di Cambio. 158 km e ben quattro gran premi della montagna: il primo, di seconda categoria, a 1556 metri di altitudine, a Passo Godi (tra i comuni di Scanno e Villetta Barrea); un secondo, di terza categoria, a 1107 metri di altitudine, a Forca Caruso (il valico che mette in collegamento la piana del Fucino, nella Marsica, con la Valle Subequana e la Valle Peligna); il terzo, di seconda categoria, a Ovindoli, a 1447 metri di altitudine e infine il quarto, di prima categoria, a Rocca Di Cambio, a 1655 metri di altitudine. Arrivo epico, con gli ultimi 1800 metri che si correranno su un tratto sterrato lungo le piste della località sciistica di Campo Felice. “Sarà una tappa altamente spettacolare” promette Davide Cassani “che potrebbe portare dei cambiamenti importanti nella classifica generale”.
L’AQUILA-FOLIGNO.
Il Giro lascerà l’Abruzzo lunedì 17 maggio, con la tappa L’Aquila-Foligno. Tappa breve (139 km), che precede il giorno di riposo, con due traguardi volanti (a Rieti e a Campello Sul Clitunno), non adattissima ai velocisti ma destinata probabilmente alla volata di gruppo. Malgrado la brevità, sarà comunque una tappa impegnativa, perché i corridori porteranno nelle gambe le fatiche dei giorni precedenti. La corsa partirà dall’Aquila, dalla centralissima piazza Duomo. L’arrivo è stato già collaudato sia al Giro che alla Tirreno-Adriatico.
CASSANI
"Quando il ciclismo viene in Abruzzo si aspetta sempre il meglio” ha detto il ct Cassani "Qui infatti si fa sempre ciclismo di alto livello, siamo abituati bene. Quello di quest’anno sarà un Giro importante anche per testare il livello di preparazione dei nostri corridori in vista delle olimpiadi di Tokyo”.
LIRIS
“L’Abruzzo rinsalda così il suo legame indissolubile con la corsa rosa e lo fa in un frangente fortemente simbolico” ha aggiunto Liris “quello in cui lo sport sta cercando con tutte le sue forze di ritrovare spazi e normalità. Il Giro permetterà ancora una volta alla regione di avere una vetrina di inestimabile valore per promuovere la straordinarietà del suo paesaggio. Ringrazio Rcs e tutta l’organizzazione per averci scelto nuovamente: profonderemo ogni sforzo affinché queste quattro giornate permettano di scrivere una pagina indelebile della storia dell’Abruzzo”.
LA PARTENZA DALL’AQUILA
Come ha ricordato il direttore della corsa, Mauro Vegni, era dal 1989 che il Giro non partiva dall’Aquila. Con quella di quest’anno, saranno sei le volte in cui il Giro ha fatto tappa all’Aquila negli ultimi 22 anni, se si tiene conto anche dei due traguardi di Campo Imperatore, quello del 1999 (con l’indimenticabile vittoria di Marco Pantani) e quello del 2018. Tre, invece, gli arrivi di tappa: nel 2005 (vittoria di Danilo Di Luca), 2010 (vittoria del russo Evgenij Petrov) e 2019 (vittoria di Pello Bilbao).
Per quanto riguarda la partenza del 17 maggio, i corridori, come detto, si raduneranno a piazza Duomo e, prima di lasciare la città, passeranno davanti alla basilica di Collemaggio. I pullman delle squadre stazioneranno sempre in centro storico, a via Tagliacozzo (vicino il Forte Spagnolo).