Lunedì, 12 Aprile 2021 10:14

Poligono di tiro a San Vittorino: Comune di Pizzoli impegna 10mila euro dei contribuenti tra ricorso al Tar e appello in Consiglio di Stato

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Il Comune di Pizzoli ha impegnato più di 10mila euro per ricorrere al Tar, prima, e fare appello in Consiglio di Stato, poi, avverso la sentenza di accoglimento del ricorso che era stato presentato dal Comitato per la tutela di San Vittorino Amiterno; di fatto, i giudici hanno riconosciuto le ragioni dei cittadini che avevano impugnato i provvedimenti con cui Regione Abruzzo, Comune dell’Aquila e Comune di Pizzoli hanno concesso ad un soggetto privato, l'associazione sportiva "Amiternum Academy", il Colle San Mauro, quasi 9 ettari di territorio di uso civico che quindi, per definizione, dovrebbe essere destinato ad attività agro-silvo-pastorali o ad altre attività di interesse collettivo, per realizzarvi un poligono di tiro a ridosso, tra l'altro, del Teatro e dell'Anfiteatro romano di San Vittorino.

E il Comune di Pizzoli, pur di far proseguire l'attività all'associazione sportiva, ha deciso di presentare appello in Consiglio di Stato. "Sono soldi dei contribuenti, soldi pubblici che vengono impiegati per fare in modo che un’associazione privata porti avanti un’attività che il TAR ha già riconosciuto non essere di interesse collettivo e che è situata invece su un terreno di uso civico", l'affondo del Comitato.

L’appello al Consiglio di Stato è stato presentato dal Comune di Pizzoli e dalla Regione Abruzzo ma non dall’associazione privata che gestisce il poligono; "tale associazione paga un affitto di 500 € l’anno al Comune di Pizzoli: questo vuol dire che ci vorrebbero 20 anni affinché i cittadini e le cittadine di Pizzoli possano essere rimborsati, attraverso le entrate del canone di locazione, per i soldi che stanno spendendo oggi per il ricorso e l’appello".

La giunta del Comune di Pizzoli ha dato l’incarico ad un legale per l’appello al Consiglio di Stato il 25 febbraio 2021. Le spese legali per il ricorso al TAR sono state pari a 5.690,57 €; le spese per l’appello al Consiglio di Stato sono state 3.939,62 €, a cui devono aggiungersi 975,00 € di contributo unificato. Il totale è di 10.605,19 €. "I contribuenti di Pizzoli vogliono davvero spendere tutti questi soldi per un’attività privata su cui il TAR si è già pronunciato stabilendo l’illegittimità della delibera del Comune di Pizzoli? Nell’appello al consiglio di Stato e nel ricorso al TAR, il Comune sostiene che gli abitanti di San Vittorino non possano rivendicare nulla perché quei territori appartengono a Pizzoli e non a L’Aquila. In merito a questo punto, il 19 aprile 2021 si terrà una causa presso il Commissario agli usi civici per definire se in realtà il luogo in cui è situato il poligono sia uso civico di Pizzoli oppure dell’Aquila. In ogni caso - ribadisce il Comitato - anche se questo fosse vero, la sentenza del TAR ha già spiegato come gli abitanti di San Vittorino abbiano diritto a richiedere la sospensione dell’attività del poligono perché ciò di cui bisogna tener conto è la vicinanza di questo poligono alle abitazioni della frazione aquilana".

L’evoluzione di questa vicenda crea forti dubbi nell’Associazione per la tutela di S. Vittorino Amiterno in merito all’atteggiamento del Comune di Pizzoli, del Comune dell’Aquila, della Regione Abruzzo, della Soprintendenza e della ASL dell’Aquila. Ci si chiede, in particolare, come mai l’Associazione privata che gestisce il poligono abbia rinunciato all’Appello che invece è stato presentato dal Comune di Pizzoli e dalla Regione Abruzzo. Ci si chiede perché la ASL dell’Aquila (Dipartimento di Igiene e Prevenzione) abbia risposto all’esposto fatto il 9/11/2020 dall’Associazione per la tutela di S. Vittorino Amiterno, e al sollecito del 17/01/2021, solo il giorno dopo la sentenza del TAR, e cioè solo il 9 febbraio 2021. Ci si chiede, infine, perché la Soprintendenza, che diede parere favorevole al progetto, ancora non si esprima in merito a quella infelice decisione che rende l’anfiteatro e il teatro luoghi di guerra e non di bellezza.

"In tutta questa vicenda, in cui il rumore molesto è il protagonista, continua a meravigliare l’assurdo silenzio del Comune dell’Aquila che, oltre a non essersi costituito per rivendicare il territorio di San Vittorino (per la prima volta nella storia!), continua a non supportare pubblicamente i cittadini di San Vittorino neanche di fronte alla sentenza del TAR secondo cui tali cittadini 'sono stati mossi dall’interesse a tutelare il loro diritto alla salute e alla loro sfera esistenziale e personale' dai pericoli derivanti dai rumori continuativi e repentini accertati da perizia fonometrica. L’Associazione per la tutela di S. Vittorino Amiterno proseguirà fino in fondo la sua battaglia, tutelando i cittadini in ogni sede, e continuando a chiedere che l’attività del poligono sia spostata in un altro luogo. Una battaglia portata avanti, a proprie spese, da persone che non hanno mai smesso di credere nella giustizia e nella possibilità di ribellarsi ai soprusi, anche a quelli autorizzati".

Ultima modifica il Martedì, 04 Maggio 2021 21:56

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