Altro che ripresa. La disoccupazione corre senza ostacoli e fa registrare un nuovo massimo storico: nei primi tre mesi del 2014, si è rilevato l'undicesimo trimestre consecutivo di crescita della disoccupazione, dal 2004 ad oggi. E così i dati del periodo, diffusi dall'Istat, sono drammatici: nei primi tre mesi dell'anno, il tasso è salito fino al 13,6%, + 0,8 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L'indicatore sale per entrambe le componenti di genere, portandosi al 12,9% per gli uomini e al 14,5% per le donne.
Come detto siamo dinanzi ad un massimo storico, ovvero al valore più alto dall'inizio delle serie trimestrali, partite nel 1977. E la situazione è ancora peggiore per i giovani: il tasso dei senza lavoro tra i 15 e i 24 anni è al 46%. In assoluto, i disoccupati sfiorano i 3.5 milioni, in aumento di oltre 200mila unità rispetto allo stesso periodo del 2013.
Il tasso di disoccupazione - negli ultimi dodici mesi - è salito di 0.6 punti percentuali. Preoccupa ancor di più, però, il calo del tasso di occupazione, a meno 0.3 punti percentuali. La situazione più drammatica nel Mezzogiorno, dove il tasso di disoccupazione vola al 21.7% e tra i giovani arriva al 60.9%: in particolare tra i 15 e i 24 anni sono 347mila i ragazzi in cerca di lavoro (il 14.5% della popolazione in questa fascia d'età). In particolare, il numero di individui inattivi tra 15 e 64 anni aumenta dello 0.6% rispetto a marzo (+81mila), ma diminuisce dello 0.6% rispetto a 12 mesi prima (-84mila). Il tasso di inattività si attesta al 36,4%, in aumento di 0,2 punti percentuali in termini congiunturali e in diminuzione di 0,1 punti su base annua.
"L'obiettivo è produrre entro fine anno almeno il cambio di segno", ha sottolineato il ministro Poletti ad un convegno della Fondazione Cariplo. "Teniamo conto - ha aggiunto - che parliamo degli esiti del trimestre in cui il pil italiano è sceso dello 0.1% per cui l'occupazione si è allineata a quel dato". Il ministro si è poi concentrato sulla necessità di reperire le risorse per la cassa in deroga: "Le coperture ci sono per la parte ordinaria e straordinaria, per la cassa in deroga sappiamo che c'è un problema di coperture che è derivato dalla precedente legge di Stabilità. E' un problema su cui il governo dovrà intervenire, integrando le risorse".
E in Europa, come vanno le cose? Rispetto all'Italia, l'Eurozona è in controtendenza con un lieve calo del tasso di disoccupazione che, ad aprile, è passato all'11.7% dall'11.8% di marzo, un anno prima era al 12%. Nella Ue è passato al 10.4% da 10.5% a marzo; un anno prima era al 10.9%. A rilevarlo è Eurostat che sottolinea come ad aprile c'erano 25.471 milioni di disoccupati di cui 18.751 milioni nell'Eurozona: rispetto a marzo, i disoccupati sono 151mila in meno nella Ue e 76mila nell'Eurozona: rispetto a un anno prima sono calati di 1,167 milioni e 487mila rispettivamente.
In questa situazione di estremo disagio, stamane all'alba - a Torino - è scattato un blitz della Digos e dei Carabinieri che a conclusione di un'inchiesta dei pm Andrea Padalino e Antonio Rinaudo sulle presunte violenze commesse nell'ambito delle campagne anti sfratto hanno eseguito ventinove custodie cautelari. Sono state contestati anche i raid contro diverse sedi del Pd di Torino e dintorni, avvenuti nei mesi scorsi. Tra i destinatari dei provvedimenti restrittivi spiccati dal Gip di Torino, anche Niccolò Blasi, Claudio Alberto e Chiara Zenobi, già in carcere con l'accusa di terrorismo per un assalto al cantiere Tav di Chiomonte.
Nell'ambito dell'operazione, la polizia ha eseguito in tutto nove misure di custodia cautelare in carcere, quattro misure cautelari agli arresti domiciliari, tre divieti di dimora sul territorio del comune di Torino (due delle quali eseguite dalla Digos di Milano e di Roma), un obbligo di dimora nel Comune di residenza (eseguito dalla Digos di Trento) e un obbligo quotidiano di presentazione alla Pg eseguita dalla Digos di Modena. Nel provvedimento giudiziario vengono indicati i reati di danneggiamento interruzione di pubblico servizio, resistenza e violenza aggravata a pubblico ufficiale, violenza privata, sequestro di persona, invasione di terreni ed edifici, per la forte conflittualità messa in campo durante la cosiddetta campagna antisfratti dai movimenti torinesi.