Il Coordinamento Associazioni Disabili L’Aquila torna sulla questione vaccini per evidenziare nuovamente le inefficienze della Regione Abruzzo.
"Siamo costretti ad evidenziare il paradosso per cui le categorie definite prioritarie dal Piano Nazionale delle Vaccinazioni, da ieri 15 Aprile nella nostra Regione non possono né manifestare la propria volontà di vaccinarsi e né iscriversi sulla nuova piattaforma delle 'Poste'. Questa ennesima situazione di inefficienza deriva dal fatto che è stata chiusa la precedente piattaforma dedicata alle categorie prioritarie (disabili gravi certificati legge 104/92, caregivers, familiari conviventi delle persone con grave disabilità, persone con fragilità e ultraottantenni) senza prevederne la presenza nella nuova piattaforma delle 'Poste'".
Il risultato è che moltissime persone, pur facendo parte delle categorie prioritarie, non possono più iscriversi.
"Si assiste, dunque, all’inserimento in 'Poste' degli ultrasettantenni, lasciando indietro non solamente gli ultraottantenni ma tutti coloro che sono riconosciuti dallo Stato come portatori di malattie croniche e disabilità certificate nonché in possesso di codici di esenzione per patologia. Raccogliamo quindi il grido di disperazione di tutte queste persone che, chiedendo informazioni, assistono inermi all’ennesimo rimpallo di responsabilità tra la Regione, le ASL e anche i Comuni di riferimento".
Il Coordinamento Associazioni Disabili L’Aquila chiede all’Assessore regionale alla Sanità Nicoletta Verì e al Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio che si ponga immediatamente rimedio a questa situazione "che mortifica il buon senso e che soprattutto sovverte i principi del Piano Vaccinale Nazionale mettendo a rischio proprio le persone più fragili rispetto alla pandemia. In particolare, si chiede di ripristinare la precedente piattaforma dedicata agli ultraottantenni e persone fragili e disabili o, in alternativa, di attivare immediatamente la procedura di prenotazione sulla nuova piattaforma di Poste italiane".