"Le vaccinazioni nella nostra regione stanno procedendo regolarmente, sebbene ci siano stati dei rallentamenti dovuti alle note vicende che hanno riguardato il siero AstraZeneca e che hanno inciso sul dato complessivo del rapporto tra dosi consegnate e somministrate, che resta comunque sempre intorno alla media nazionale". Nonostante i timori dei cittadini, insomma - per la sola ASL dell'Aquila si registrano il 30-40% di rinunce al vaccino anglo-svedese - "stiamo andando avanti a pieno ritmo con i pazienti a cui possono essere somministrati Pfizer e Moderna, in attesa che arrivino indicazioni precise anche sul vaccino Johnson & Johnson".
Lo ha chiarito al quotidiano 'Il Centro' l'assessora alla salute di Regione Abruzzo Nicoletta Verì che ha confermato che, da lunedì, in tutte le Asl, "inizierà la somministrazione dei vaccini alla fascia d'età 70-79 anni senza patologie. Parallelamente, si concluderà la somministrazione agli ultraottantenni, ai disabili (con i loro caregiver) e ai soggetti fragili".
E "quasi certamente" - ha aggiunto l'assessora - da martedì verrà aperta la piattaforma di 'Poste' anche alla fascia di età 60-69 che potrà essere vaccinata con AstraZeneca".
Verì ha risposto anche alle associazioni dei disabili che, nelle scorse ore, hanno denunciato l'impossibilità, per le persone fragili, di prenotarsi sulla piattaforma di 'Poste' dopo la chiusura di quella regionale. "In Abruzzo nessuno verrà lasciato indietro, anche se va ricordato che la piattaforma regionale per l'adesione dei soggetti fragili alla campagna vaccinale era stata aperta lo scorso 18 gennaio ed è stata chiusa dopo 3 mesi, con oltre 133mila registrazioni. Avevamo anche comunicato, con alcuni giorni d'anticipo, la necessità di chiudere il sistema regionale per consentire il passaggio definitivo al sistema 'Poste', che funziona non per categorie, ma per fasce d'età. In ogni caso, i soggetti vulnerabili che non si erano ancora iscritti potranno sempre rivolgersi al proprio medico di assistenza primaria, che verificherà se il loro caso sia uno di quelli per i quali le linee guida ministeriali prevedono la vaccinazione prioritaria".