Il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci, in una nota, ha attaccato la giunta Marsilio ed in particolare l’assessora Verì sul tema della sanità e della distribuzione dei fondi relativi nelle diverse province.
Il consigliere ha fatto riferimento alla delibera 374/2022 nella quale vengono assegnate le risorse alle strutture per le attività di riabilitazione.
Nell’assegnare le risorse si è deciso di stanziare a L’Aquila 6.556.465€ per un numero di abitanti pari a 309.820, a Chieti 20.752.399€ per un numero di abitanti pari a 397.123 , a Pescara 14.535.122€ per un numero di abitanti pari a 323.184 e infine alla provincia di Teramo 17.706.212€ per un numero di abitanti pari a 312.239.
In base a questi dati Pietrucci ha affermato “L’incapacità di governo di Marsilio, Verì e degli ignavi assessori aquilani continua a discriminare e a penalizzare la sanità aquilana” e nel proseguire ha sottolineato “Avevo sollevato da quasi due anni la vergogna di questa situazione: una sperequazione nei tetti di spesa assegnati alle singole ASL che fa della nostra ASL1 la cenerentola d’Abruzzo, poiché la suddivisione del budget ci assegna l’11% del totale regionale!”
Ma l’attacco di Pietrucci prosegue con le affermazioni che seguono: “la richiesta di riequilibrare le risorse per le attività di Riabilitazione sanitaria nella Provincia dell’Aquila rimane inascoltata. Anzi peggiora perché i tetti di spesa si confermano non solo per il 2022, ma anche per i successivi 2023 e 2024. La colpa è tutta della Giunta: criticata dal Tavolo di Monitoraggio e dal Governo - che censurano i ritardi nel definire i tetti di budget per le strutture private accreditate – la Verì “risolve” tutto con una nota (RA 0021076/2022 del 20 gennaio scorso) in cui conferma il tetto complessivo del 2021 a complessivi 59.550.198 € (di cui solo 6,5 milioni per la nostra provincia).Un ennesimo sfregio che penalizza i cittadini costretti a curarsi in luoghi distanti dalla propria residenza e danneggia la ASL1 costretta a subire una mobilità passiva e perdita di risorse, a favore di altre Asl abruzzesi o extraregionali.” Così conclude Pietrucci