Martedì, 02 Agosto 2022 16:11

Pietrucci tuona contro la Verì sulla ripartizione dei fondi "Asl1 Cenerentola d'Abruzzo"

di  Redazione

Il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci, in una nota, ha attaccato la giunta Marsilio ed in particolare l’assessora Verì sul tema della sanità e della distribuzione dei fondi relativi nelle diverse province.

Il consigliere ha fatto riferimento alla delibera 374/2022 nella quale vengono assegnate le risorse alle strutture per le attività di riabilitazione.

Nell’assegnare le risorse si è deciso di stanziare a L’Aquila 6.556.465€ per un numero di abitanti pari a 309.820, a Chieti 20.752.399€ per un numero di abitanti pari a 397.123 , a Pescara 14.535.122€ per un numero di abitanti pari a 323.184 e infine alla provincia di Teramo 17.706.212€ per un numero di abitanti pari a 312.239.

In base a questi dati Pietrucci ha affermato “L’incapacità di governo di Marsilio, Verì e degli ignavi assessori aquilani continua a discriminare e a penalizzare la sanità aquilana” e nel proseguire ha sottolineato “Avevo sollevato da quasi due anni la vergogna di questa situazione: una sperequazione nei tetti di spesa assegnati alle singole ASL che fa della nostra ASL1 la cenerentola d’Abruzzo, poiché la suddivisione del budget ci assegna l’11% del totale regionale!”

Ma l’attacco di Pietrucci prosegue con le affermazioni che seguono: “la richiesta di riequilibrare le risorse per le attività di Riabilitazione sanitaria nella Provincia dell’Aquila rimane inascoltata. Anzi peggiora perché i tetti di spesa si confermano non solo per il 2022, ma anche per i successivi 2023 e 2024. La colpa è tutta della Giunta: criticata dal Tavolo di Monitoraggio e dal Governo - che censurano i ritardi nel definire i tetti di budget per le strutture private accreditate – la Verì “risolve” tutto con una nota (RA 0021076/2022 del 20 gennaio scorso) in cui conferma il tetto complessivo del 2021 a complessivi 59.550.198 € (di cui solo 6,5 milioni per la nostra provincia).Un ennesimo sfregio che penalizza i cittadini costretti a curarsi in luoghi distanti dalla propria residenza e danneggia la ASL1 costretta a subire una mobilità passiva e perdita di risorse, a favore di altre Asl abruzzesi o extraregionali.” Così conclude Pietrucci

Ultima modifica il Martedì, 02 Agosto 2022 16:19

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